Hai avuto un’idea brillante e vuoi assicurarti che nessuno possa copiarla?
Depositare un brevetto è il modo migliore per proteggere la tua invenzione e farla fruttare a livello commerciale. Che tu stia lavorando a un prodotto tecnologico, a una nuova soluzione per un problema comune o a un design originale, brevettare non è infatti solo una questione di tutela: è anche una mossa strategica per il tuo futuro imprenditoriale.
Se ti stai chiedendo come depositare un brevetto in Italia, quali documenti servono, quali sono i costi e gli errori da evitare, in questa guida troverai una risposta dettagliata a tutte queste domande. Imparerai i passaggi pratici e le scelte strategiche per muoverti in sicurezza nel complesso mondo della proprietà intellettuale.
Cos'è un brevetto?
Un brevetto è uno strumento legale che garantisce a chi ne è titolare il diritto esclusivo di produrre, utilizzare, vendere o distribuire un’invenzione per un periodo di tempo limitato. In Italia, questo periodo generalmente varia dai 10 ai 20 anni, a seconda della tipologia di brevetto.
Perché depositare un brevetto?
Immagina di aver avuto un’idea per lo sviluppo di un prodotto o per una soluzione innovativa a un problema. Senza un brevetto, chiunque potrebbe copiare la tua idea e utilizzarla senza il tuo consenso. Il brevetto ti permette di proteggere i tuoi sforzi, impedendo che altri possano sfruttare la tua invenzione senza permesso.
E non è tutto. Depositare un brevetto serve anche per:
- Rendere la tua attività più attraente. Le idee protette sono più allettanti per investitori e partner commerciali. Inoltre, molte aziende utilizzano i brevetti come leva strategica per negoziare partnership e ottenere finanziamenti.
- Sfruttare il suo valore economico. Puoi vendere, concedere in licenza o monetizzare il brevetto.
- Garantirti un vantaggio competitivo. Solo tu puoi produrre e sfruttare l’invenzione.
- Avere tutela legale. Puoi agire contro chiunque violi i tuoi diritti.
- Espandere il mercato. Con un brevetto valido anche all’estero, puoi esplorare nuovi mercati in sicurezza.
Come depositare un brevetto in 8 step
Proteggere un’idea con un brevetto è un processo articolato che richiede attenzione, pianificazione e risorse. Ecco gli 8 passaggi fondamentali per depositare un brevetto in Italia.
1. Valuta la brevettabilità della tua idea
Non tutte le idee possono essere brevettate. Secondo il Codice della Proprietà Industriale, per essere idonea la tua invenzione deve rispettare questi requisiti:
- Novità: l’idea deve essere completamente nuova. Se l’invenzione è già stata pubblicata o divulgata, non è brevettabile.
- Attività inventiva: non deve essere un’ovvietà per un esperto del settore.
- Applicabilità industriale: deve poter essere utilizzata in ambito industriale o produttivo.
Se hai dubbi sulla brevettabilità della tua invenzione, consulta un o una consulente brevettuale per un’analisi preliminare.
Nel frattempo, evita di condividere dettagli della tua invenzione in pubblico (ad esempio su social media, conferenze, fiere o siti web) prima di depositare la domanda.
2. Effettua una verifica di anteriorità
La tua idea è davvero unica? Per scoprirlo, effettua una ricerca di anteriorità nei database di brevetti:
- Usa strumenti come Espacenet, o il Registro dei brevetti europei.
- Consulta i registri ufficiali dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
In questo modo puoi evitare problemi legali e a risparmiare tempo. Durante la procedura di deposito, la cosiddetta “ricerca di novità” viene comunque effettuata dall’European Patent Office (EPO), che provvede a inviarla all’Ufficio Brevetti. Quest’ultimo comunicherà a sua volta il responso all’inventore entro 9 mesi.
3. Scegli la tipologia di brevetto giusta
Hai bisogno di un brevetto per invenzione industriale o uno per modello di utilità? Vuoi che la tua idea sia protetta solo a livello nazionale o anche all’estero? Identifica l’opzione più adatta alla tua invenzione e ai tuoi obiettivi di mercato.
Se hai dubbi su come effettuare questa scelta, non preoccuparti: nelle prossime sezioni approfondiremo questi aspetti per aiutarti a fare chiarezza.
4. Redigi una descrizione dettagliata
La descrizione è il cuore della domanda di brevetto. Deve essere chiara, completa e includere:
- Un riassunto iniziale. Anticipa brevemente quello che andrai a descrivere in dettaglio nelle sezioni seguenti.
- Il problema tecnico. Qual è il problema che la tua invenzione risolve?
- La soluzione proposta. Spiega in che modo la tua idea è innovativa, in cosa consiste l’invenzione e le sue caratteristiche tecniche essenziali.
- Le rivendicazioni. Specifica esattamente su quali elementi dell’invenzione richiedi la protezione, partendo dalla rivendicazione più importante. Presta molta attenzione a questo passaggio, perché ciò che è presente in descrizione, ma non è rivendicato, non rientrerà nella protezione.
Redigere una descrizione rigorosa non è semplice. Un brevetto troppo generico rischia di essere facilmente aggirato, mentre uno troppo specifico potrebbe non coprire tutte le applicazioni dell’invenzione. Il consiglio è di richiedere una consulenza, ad esempio affidandoti a un Mandatario Brevetti, per garantire che la domanda di deposito sia impeccabile.
5. Prepara i disegni tecnici (se necessari)
Se la tua invenzione è un dispositivo o un oggetto fisico, includi disegni tecnici dettagliati che mostrino come funziona. I disegni devono essere precisi e conformi ai requisiti dell’UIBM:
- devono essere eseguiti carta bianca resistente e non brillante in formato A4 con un margine di almeno 2 cm
- devono essere tracciati con inchiostro nero indelebile oppure stampati
- possono essere sostituiti da riproduzioni fotografiche o litografiche del modello
- se i colori sono una caratteristica fondamentale del modello, la riproduzione deve essere eseguita nei colori rivendicati
- le tavole dei disegni non devono contenere alcuna dicitura, ad eccezione delle indicazioni essenziali per la loro comprensione e l’eventuale scala adottata
- i disegni devono essere firmati dal richiedente o dal suo mandatario.
6. Presenta la domanda di brevetto
Come specificato sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, puoi presentare la domanda in tre modi:
- Online. Tramite il portale UIBM.
- Presso le Camere di Commercio. Consegna fisicamente la documentazione presso qualsiasi Camera di Commercio, industria, agricoltura ed artigianato.
- Via posta. Compila il modulo digitalmente e spedisci la copia cartacea all’indirizzo dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
7. Monitora lo stato della domanda
Dopo aver depositato la domanda di brevetto, l’UIBM esaminerà la tua presentazione. Ma quanto tempo ci vuole per ottenere un brevetto?
Le tempistiche variano a seconda della complessità dell’invenzione e dell’ufficio brevetti coinvolto. I passaggi principali sono:
- Esame preliminare. Dopo il deposito, l’UIBM verifica che i documenti siano completi e corretti. Questa fase richiede solitamente 2-3 mesi.
- Esame tecnico (se previsto). Nel caso di brevetti per invenzioni industriali, la domanda viene inviata a un esaminatore tecnico per valutare la novità e l’originalità dell’idea. Questo processo può durare dai 12 ai 24 mesi.
- Concessione del brevetto. Una volta superati tutti gli esami, il brevetto viene concesso. Da quel momento, sarà pubblicato nel Bollettino Brevetti e diventerà ufficialmente protetto. Il tempo complessivo può variare dai 2 ai 3 anni. In caso la domanda venisse rigettata, hai 60 giorni di tempo per presentare ricorso.
Come monitorare lo stato?
Puoi seguire l’avanzamento della tua domanda attraverso il sito ufficiale dell’UIBM, utilizzando il numero di protocollo assegnato al momento del deposito.
💡Consiglio: dal momento in cui il brevetto è depositato, anche se non ancora concesso, puoi iniziare a utilizzare la dicitura “Domanda di brevetto depositata” o “Patent Pending”. Ti sarà utile per scoraggiare la concorrenza dal produrre prodotti in contraffazione dell’invenzione. Una volta ottenuto il brevetto, la dicitura corretta è “Brevettato” o “Patented”.
8. Versa le tasse di mantenimento
Una volta concesso, il brevetto deve essere mantenuto pagando una tassa annuale. Queste tasse aumentano progressivamente con il tempo, quindi pianifica il tuo budget per garantire che il brevetto rimanga attivo.
Quali invenzioni si possono brevettare?
Non tutte le idee possono essere brevettate. Un’invenzione deve rispettare i criteri di novità e non ovvietà per essere ammessa alla protezione legale, ma alcune idee semplicemente non sono brevettabili.
Cosa si può brevettare
Ecco alcune categorie comuni di invenzioni brevettabili:
- Dispositivi meccanici. Macchinari o strumenti con nuove funzionalità o miglioramenti.
- Prodotti chimici o farmaceutici. Nuove molecole o combinazioni di sostanze utili per scopi industriali o medici.
- Sistemi informatici. Software innovativi, a patto che elaborino dati tecnici (come codifica/decodifica, compressione di dati, elaborazione di immagini…).
Cosa non si può brevettare
Al contrario, ci sono idee e prodotti che non possono ottenere un brevetto:
- Idee astratte o teorie scientifiche. Una formula matematica o una scoperta scientifica, se non applicata a un uso industriale concreto, non è brevettabile.
- Opere creative. Sono protette dal diritto d’autore, non dai brevetti.
- Procedure diagnostiche o terapeutiche. In Italia, non possono essere brevettate le procedure mediche applicate direttamente al corpo umano.
- Software che non risolvono problemi tecnici. Ad esempio un videogame.
In sintesi, è fondamentale verificare che l’invenzione sia applicabile in un contesto pratico e non si limiti a essere un concetto teorico.
Chi può depositare un brevetto?
Il brevetto può essere richiesto non solo da chi ha avuto l’idea, ma anche da chiunque abbia acquisito i diritti sull’invenzione (ad esempio, attraverso un contratto di cessione). I principali soggetti che possono brevettare un’invenzione sono:
- Persone fisiche - Inventori individuali o freelance.
- Aziende - che vogliono tutelare innovazioni sviluppate internamente.
- Startup - per proteggere una tecnologia innovativa.
- Università o enti di ricerca - spesso in collaborazione con partner privati.
Se lavori come dipendente, verifica il tuo contratto: in molti casi, le invenzioni realizzate durante l’orario di lavoro appartengono al datore di lavoro.
I diversi tipi di brevetto
Non tutti i brevetti sono uguali. A seconda della tua invenzione e delle tue necessità, dovrai scegliere il tipo di tutela più adatta. Vediamo le principali opzioni disponibili in Italia.
Brevetto per invenzione industriale
È il tipo di brevetto più completo e viene utilizzato per proteggere invenzioni totalmente nuove che risolvono un problema tecnico. È valido per 20 anni, non rinnovabili, a partire dalla data di deposito (a condizione che vengano pagate le tasse di mantenimento annuali). Scaduto questo periodo, l’idea può essere prodotta e commercializzata da chiunque.
Rientrano ad esempio nel brevetto per invenzione:
- Un nuovo tipo di motore a combustione.
- Un software integrato in un dispositivo hardware.
Brevetto per modello di utilità
Protegge miglioramenti tecnici di oggetti esistenti che li rendono più efficienti o funzionali. Ha una validità di 10 anni, non rinnovabili, a partire dalla data di deposito. Anche in questo caso deve essere mantenuto pagando le tasse annuali e dopo la sua scadenza diventa di dominio pubblico. Il modello di utilità non può essere brevettato a livello europeo o internazionale, a meno che non venga convertito in brevetto per invenzione.
Rientrano ad esempio nel modello di utilità:
- Un design migliorato per un utensile da cucina.
- Un meccanismo innovativo per una porta scorrevole.
Disegni e modelli
Se la tua invenzione riguarda solo l’aspetto estetico di un prodotto, puoi richiedere la registrazione di un design industriale. Questo brevetto ha una durata iniziale di 5 anni, rinnovabile fino a un massimo di 25 anni.
Esempi di design del prodotto sono:
- La forma di una lampada moderna.
- Il design esclusivo di una bottiglia.
Brevetto internazionale o europeo
La tua invenzione ha un potenziale commerciale anche al di fuori dell’Italia e stai valutando se iniziare a vendere all’estero? Allora è essenziale considerare un brevetto internazionale o europeo per proteggere la tua idea su più mercati. Vediamo quali sono le differenze.
Brevetto europeo
Il brevetto europeo è gestito dall’European Patent Office (EPO) e consente di ottenere protezione in tutti i Paesi membri della Convenzione sul Brevetto Europeo (CBE), che include non solo i Paesi dell’UE, ma anche nazioni come Svizzera, Norvegia e Turchia.
La domanda può essere presentata in inglese, francese o tedesco ed è possibile presentarne una sola per più Paesi, evitando così di depositare singole richieste in ciascuno Stato. I costi sono più alti rispetto a un brevetto nazionale, ma permettono una protezione più ampia.
Dopo l’approvazione, il brevetto deve essere convalidato nei singoli Paesi in cui si desidera ottenere la protezione. Questo implica traduzioni e ulteriori tasse di mantenimento.
Brevetto internazionale
Se hai bisogno di proteggere la tua invenzione in più continenti, puoi optare per il Trattato di Cooperazione sui Brevetti (PCT- Patent Cooperation Treaty). Questo sistema, gestito dall’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO), permette di presentare una sola domanda valida in oltre 150 Paesi. Quindi, se prevedi di commercializzare il tuo prodotto a livello globale e non solo in Europa, il PCT è una soluzione più completa.
Come funziona il PCT?
- La domanda iniziale è unica e ti dà diritto di brevettare in tutti i Paesi aderenti, senza che il numero totale di Paesi incida sul costo.
- Dopo una prima fase internazionale di esame, dovrai entrare nelle fasi nazionali dei Paesi di interesse per completare il processo.
- Il brevetto PCT ha il vantaggio di avere fino a 30 mesi di tempo dalla data di deposito per decidere in quali Paesi proseguire con le pratiche. In questo modo puoi tutelare la tua invenzione e avviare in tutta tranquillità trattative commerciali o vendite globali, posticipando la decisione definitiva sui Paesi in cui valga la pena formalizzare la protezione.
Ricorda che, una volta pubblicata la domanda di brevetto nazionale, non potrai più estendere la protezione ad altri Paesi senza ripetere da capo il processo.
Brevetto, marchio e diritto d’autore: quali sono le differenze
Quando si tratta di proteggere un’idea o un prodotto, è fondamentale capire quale strumento legale utilizzare. Brevetto, marchio e diritto d’autore sono strumenti diversi, ognuno con uno scopo specifico. Ecco come funzionano e quali sono le differenze principali.
Brevetto: protezione per invenzioni tecniche
Come abbiamo visto, il brevetto serve a tutelare soluzioni innovative e tecniche. È adatto a invenzioni come:
- Dispositivi tecnologici.
- Processi industriali.
- Miglioramenti funzionali di prodotti esistenti.
Un brevetto garantisce a chi ne è titolare il diritto esclusivo di produrre, utilizzare e commercializzare l’invenzione per un periodo di tempo limitato, generalmente 20 anni.
Marchio: tutela dell’identità aziendale
Registrare un marchio significa proteggere il nome, il logo o altri segni distintivi di un’azienda o di un prodotto, rendendoli riconoscibili sul mercato. Un marchio registrato garantisce che solo il titolare possa utilizzarlo in un determinato settore merceologico.
Un marchio può essere rinnovato indefinitamente, a patto che vengano rispettati i termini di rinnovo. È quindi una protezione potenzialmente illimitata nel tempo.
Diritto d’autore: tutela delle opere creative
Il diritto d’autore è pensato per proteggere opere creative di carattere artistico, letterario o scientifico. Si applica automaticamente nel momento in cui l’opera viene creata, senza bisogno di registrazioni (anche se registrarla può essere utile per dimostrare la paternità).
Sono ad esempio opere protette dal diritto d’autore:
- Libri, poesie e articoli.
- Film, musica e fotografie.
- Software e contenuti digitali.
Il diritto d’autore dura per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte.
Strumento | Oggetto della protezione | Durata | Esempi |
---|---|---|---|
Brevetto | Invenzioni tecniche e funzionali | 20 anni (invenzioni), 10 anni (modelli di utilità) | Nuovo motore, dispositivo medico |
Marchio | Nome, logo, segni distintivi | Illimitata, con rinnovi | Nome di un brand, forma di un prodotto |
Diritto d’autore | Opere creative (arte, letteratura, software) | Vita + 70 anni | Romanzo, canzone, software |
In alcuni casi, questi strumenti possono coesistere. Ad esempio:
- Un’azienda può registrare un brevetto per proteggere la funzionalità di un prodotto e un marchio per tutelare il nome e il logo del prodotto stesso.
- Un software può essere tutelato con il diritto d’autore per il codice sorgente e con un brevetto se include un’innovazione tecnica.
Quanto costa depositare un brevetto?
I costi possono variare notevolmente a seconda di diversi fattori, come il tipo di brevetto, l’estensione geografica e l’eventuale supporto di esperti legali.
Ecco una panoramica dei principali costi che devi considerare.
- Costi di deposito: la domanda di brevetto prevede il pagamento di una tassa di deposito che varia a seconda dell’autorità nazionale o internazionale. In Italia, ad esempio, la tassa iniziale è generalmente compresa tra 50 e 200 euro, a seconda del numero di pagine e disegni tecnici allegati.
- Costi di mantenimento: dopo il deposito, per mantenere attivo il brevetto sono richiesti pagamenti annuali che possono raggiungere diverse centinaia di euro. Le tasse di mantenimento aumentano progressivamente nel tempo, incentivando i titolari a mantenere attivi solo i brevetti che generano un effettivo valore economico.
- Consulenza professionale: affidarsi a un o una consulente in proprietà industriale può aumentare i costi iniziali, ma può anche prevenire errori e garantire che la domanda sia ben redatta e strategica. Le spese di consulenza possono variare tra 1.000 e 3.000 euro, indicativamente.
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Come depositare un brevetto: domande frequenti
1. Come si fa a depositare un brevetto?
Puoi depositare un brevetto seguendo questi 8 passaggi:
- Valuta la brevettabilità della tua idea
- Effettua una verifica di anteriorità
- Scegli la tipologia di brevetto giusta
- Redigi una descrizione dettagliata
- Prepara i disegni tecnici (se necessari)
- Presenta la domanda di brevetto
- Monitora lo stato della domanda
- Versa le tasse di mantenimento
2. Quanto tempo ci vuole per brevettare un’idea?
Il processo per ottenere un brevetto in Italia può durare dai 12 ai 36 mesi. Il tempo varia in base alla complessità dell’invenzione e alla necessità di effettuare verifiche aggiuntive, come la ricerca di anteriorità o la richiesta di integrazioni alla documentazione.
Durante questo periodo, la domanda sarà comunque protetta dalla data di deposito, il che significa che nessuno potrà registrare un’invenzione simile successivamente.
3. Posso brevettare un’idea astratta?
No, solo invenzioni che soddisfano i requisiti di novità, attività inventiva e applicabilità industriale possono essere brevettate.
4. Cosa succede se qualcuno viola il mio brevetto?
Se qualcuno utilizza, produce o vende la tua invenzione senza autorizzazione, puoi intraprendere un’azione legale per contraffazione, o violazione di brevetto. Le conseguenze legali possono includere:
- Il ritiro dal mercato dei prodotti contraffatti.
- Un risarcimento economico per i danni subiti.
- Sanzioni amministrative o penali per il trasgressore.
Per agire legalmente, il consiglio è di consultare un avvocato specializzato in diritto industriale.
5. Il mio brevetto italiano è valido all’estero?
No, un brevetto italiano protegge la tua invenzione solo sul territorio nazionale. Se desideri estendere la protezione all’estero, hai due opzioni:
- Richiedere un brevetto europeo, valido in tutti i Paesi membri dell’EPO.
- Richiedere un brevetto internazionale (PCT), che consente di ottenere protezione in oltre 150 Paesi.
6. Quando una domanda di brevetto può essere respinta?
Un brevetto può essere respinto non solo se l’idea non supera la verifica di anteriorità, ma anche se la documentazione presentata non rispetta i requisiti richiesti. Tra gli errori più comuni ci sono la mancanza di descrizioni tecniche dettagliate o di disegni esplicativi chiari.
- Scrivi una descrizione completa e accurata che includa tutti i dettagli tecnici necessari per comprendere il funzionamento della tua invenzione.
- Aggiungi disegni o schemi tecnici, se applicabile, che rendano più chiaro il contenuto.
- Verifica di aver compilato correttamente tutti i moduli richiesti e di aver pagato le relative tasse.
7. Il brevetto è la scelta giusta per proteggere la mia idea?
Non sempre il brevetto è la soluzione migliore. Ecco alcune alternative che puoi considerare:
- Diritto d’autore. Ideale per opere artistiche, software e contenuti digitali.
- Marchio. Utile per proteggere il nome, il logo o l’identità visiva di un prodotto.
- Segreto industriale. Per idee che non possono essere divulgate, come formule o ricette.