Le opere d'arte, i design delle nuove tecnologie, i software per computer e persino gli slogan pubblicitari accattivanti possono sembrare qualcosa di effimero, a volte persino cose dell’altro mondo, ma hanno anche un valore economico e sono tutelate dalla legge, grazie alla definizione di proprietà intellettuale (PI).
Proprio come le risorse tangibili, hanno il potenziale di generare reddito per i loro creatori o proprietari, tanto che alcune delle aziende più prestigiose al mondo (Apple, Microsoft e Alphabet) ottengono la maggior parte dei loro profitti dalla PI.
Cos'è la proprietà intellettuale?
La proprietà intellettuale si riferisce a creazioni intangibili della mente, come opere letterarie e artistiche, disegni, modelli, nomi di marchi e formule. I beni di PI rientrano in diverse sottocategorie, tra cui diritti d'autore, brevetti, marchi e segreti commerciali.
Il diritto della proprietà intellettuale offre tutela per incoraggiare l'innovazione, consentendo ai creatori di beneficiare esclusivamente dello sfruttamento commerciale delle proprie opere per un periodo di tempo, senza timore che il loro valore venga compromesso dalle imitazioni.
Come gestire la PI nella contabilità
Sebbene molti beni di PI non compaiano nel bilancio di un'azienda, di solito rientrano in una categoria nota come “attività non correnti”. Questa categoria rappresenta gli investimenti a lungo termine di un'azienda che generano fatturato. Ad esempio, se un'azienda detiene i diritti di pubblicazione di una canzone, può riscuotere i diritti di licenza da terzi che desiderano utilizzare la canzone in spot pubblicitari. Lo stesso vale per un'azienda di software che concede in licenza un programma informatico a utenti terzi.
Poiché alcuni tipi di PI, come i brevetti, hanno date di scadenza, perdono valore con il passare del tempo e vengono ammortizzati. L'ammortamento è un metodo contabile che riflette il valore decrescente di un bene, proprio come un computer o un camion che si usurano nel tempo. Ammortizzando il valore di un brevetto lungo la durata del suo periodo di esclusività (il tempo prima che diventi di pubblico dominio), il titolare di un brevetto può ridurre il reddito imponibile deducendo una percentuale del valore in calo del brevetto.
Ad esempio, un'azienda può detenere il diritto esclusivo su un brevetto per 20 anni. Secondo un modello di ammortamento lineare, il valore totale del brevetto verrebbe diviso per 20. Per ogni anno di esclusività, l'azienda dedurrebbe 1/20 del valore totale dal proprio reddito ai fini fiscali. In altri casi, solitamente per vantaggi fiscali, parte dell'ammortamento potrebbe essere anticipato all'inizio del periodo di validità del brevetto. Nei casi di PI che non hanno scadenza, come i marchi commerciali negli slogan, i loghi e i nomi di marchi, l'azienda non può ammortizzare il valore.
Tipi di PI
La PI si suddivide in diverse categorie. Ecco le quattro forme più comuni di PI.
Diritti d'autore
La legge sul diritto d'autore concede al creatore di un'opera originale diritti esclusivi sul suo utilizzo e sulla sua distribuzione, generalmente per un periodo limitato (di solito fino a 70 anni dopo la morte del creatore), affinché il creatore e i suoi eredi possano ricevere compensi per il loro investimento intellettuale. Questa tutela si applica a una vasta gamma di forme o opere creative, intellettuali o artistiche. Le opere possono essere:
- Letterarie: libri, articoli, poesie, opere teatrali e altri contenuti scritti
- Artistiche: pitture, disegni, sculture, fotografie, ecc.
- Musicali: composizioni, canzoni, spartiti e spettacoli
- Audiovisive: film, programmi TV e spot pubblicitari
- Architettoniche: progetti di edifici e piani architettonici
- Software: programmi software e codice informatico
Brevetti
I brevetti conferiscono agli inventori il diritto esclusivo sulle proprie invenzioni per un periodo di tempo stabilito. Lo scopo è incoraggiare l'innovazione concedendo questo monopolio temporaneo sull'uso, lo sviluppo e lo sfruttamento commerciale. Ciò consente agli inventori di recuperare i costi di ricerca e sviluppo e, potenzialmente, di trarne profitto. La legge sui brevetti in genere tutela invenzioni, processi, macchine o composizioni di materia nuove e utili, come farmaci o sostanze chimiche.
In alcuni casi, i brevetti possono coprire anche nuovi sviluppi di prodotti esistenti. I brevetti durano tipicamente 20 anni dalla data di deposito. Tuttavia, è importante notare che l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi riceve moltissime domande, perciò potrebbero l’approvazione di un brevetto potrebbe richiedere diversi anni. Ciò implica che la tutela formale potrebbe di fatto durare 17 o 18 anni.
Marchi commerciali
I marchi commerciali sono simboli, nomi, frasi, loghi o altri identificatori unici utilizzati per distinguere la fonte di beni o servizi da altre simili. Svolgono un ruolo cruciale nella tutela dell'identità del marchio di un'azienda e aiutano i consumatori a riconoscere e a scegliere prodotti o servizi di cui si fidano e che preferiscono.
I marchi commerciali sono una forma di PI che concede diritti esclusivi sull'uso di un marchio in relazione a beni o servizi specifici. Ad esempio, la multinazionale alimentare Kellanova possiede i marchi commerciali di marchi conosciuti come Eggo, Pringles, Pop-Tarts e Kellogg’s Frosted Flakes.
Sebbene l'uso di un marchio possa fornire un certo livello di tutela della proprietà intellettuale, registrare un marchio commerciale presso un'autorità ufficiale, come l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, offre ulteriori vantaggi e protezioni legali. La registrazione prevede solitamente una procedura di valutazione approfondita per garantire che il marchio soddisfi le considerazioni speciali richieste.
Secondo la legge sui marchi commerciali, i diritti legali possono durare indefinitamente se un'azienda continua a utilizzare il marchio e mantiene la registrazione.
Segreti commerciali
Rientrano nei segreti commerciali le informazioni riservate e proprietarie che forniscono a un'azienda un vantaggio competitivo. I segreti commerciali possono includere una vasta gamma di informazioni tecniche, come formule, processi, flussi di lavoro, elenchi di clienti e altre informazioni aziendali il cui valore consiste nella loro segretezza. Non esistono registri ufficiali o uffici dove un'azienda possa registrare segreti commerciali come si farebbe per un diritto d'autore, un brevetto o un marchio. Diversamente, i contratti commerciali ben redatti, applicati attraverso le azioni legali, proteggono i segreti commerciali.
Come difendere la tua PI
Proteggere la PI dall'uso non autorizzato, noto anche come violazione della proprietà intellettuale, è cruciale per le aziende e gli individui affinché salvaguardino le proprie opere creative e innovative. Ecco alcune strategie comuni per difendere diversi tipi di PI da potenziali trasgressori:
Registrazione
È possibile registrare la propria PI presso l'autorità competente, a seconda del tipo di PI in questione. In genere per registrare marchi e brevetti bisogna rivolgersi all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. È essenziale registrare il proprio marchio o brevetto per far valere i diritti di proprietà intellettuale.
Tuttavia, la registrazione non è sempre necessaria per i diritti d'autore: il diritto d'autore di solito entra in vigore nel momento in cui un'opera viene pubblicata o altrimenti resa pubblica. Ma registrare la propria opera protetta da copyright presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi può risultare molto utile. Può anche essere utilizzato come meccanismo di osservanza della legge per risolvere un caso di violazione della PI.
I paesi esteri e le organizzazioni come l'Unione Europea hanno i propri sistemi di PI e prevedono a loro volta vantaggi specifici legati alla registrazione.
Riservatezza
Mantenere la riservatezza della propria PI è un altro modo per evitare la violazione della PI. Questa scelta è particolarmente utile nel caso dei segreti commerciali, che non possono essere registrati in anticipo. La proprietà dei segreti commerciali viene solitamente determinata solo in tribunale, dopo che qualcuno ha già intentato una causa. Un modo molto più economico per difenderli è limitare la conoscenza della propria PI a dipendenti fidati, che possono avere un vincolo di segretezza stabilito attraverso accordi di non divulgazione. È possibile mantenere riservate anche le informazioni sui brevetti o tutelare con attenzione le prime bozze delle opere che si intendono registrare in seguito.
Monitoraggio
Monitora regolarmente i mercati pertinenti per rilevare eventuali usi non autorizzati di opere, brevetti, marchi o segreti commerciali protetti da copyright. Agisci prontamente contro i trasgressori: di solito, non è necessario ricorrere a un’azione legale. Una lettera di diffida redatta da un avvocato esperto in PI o un avviso di rimozione per la violazione del copyright spesso risolve la questione.
Documentazione
Mantieni registrazioni dettagliate della creazione, dello sviluppo e dell'uso della tua PI. Questa documentazione può essere cruciale in procedimenti legali, se mai dovesse rendersi necessario.
Proprietà intellettuale: domande frequenti
Cos'è la PI in parole semplici?
La PI, o proprietà intellettuale, è una categoria di proprietà o beni intangibili frutto dell'intelletto umano, come opere creative, disegni industriali, software, loghi e altro ancora.
Quali sono i quattro tipi di PI?
I quattro tipi di PI sono diritti d'autore, brevetti, marchi commerciali e segreti commerciali.
Qual è un esempio di PI?
Alcuni esempi di PI sono i libri di Harry Potter, i film e le attrazioni nei parchi a tema (diritti d'autore); il brevetto dell'iPhone di Apple; il marchio commerciale della sirena di Starbucks; e la formula segreta della Coca-Cola (segreto commerciale).