Avviare un blog può essere una buona opportunità per guadagnare online dalla tua passione.
Condividere informazioni e conoscenze, fare content marketing e aumentare la tua visibilità online sono tutte strategie di marketing che, se applicate in modo efficace, sono in grado di far crescere il tuo business.
In questa guida completa troverai tutti i consigli per scegliere la piattaforma giusta, ottimizzare il tuo blog per farti trovare su Google e capire quali contenuti pubblicare. Scopri come avviare un blog e iniziare a guadagnare.
Cos’è un blog?
Blog è l’abbreviazione di “web log” (in italiano “registro web”). Si tratta di un insieme di pagine web che vengono aggiornate regolarmente con nuovi contenuti.
A differenza di altre pubblicazioni e articoli, i blog tendono ad avere un tono personale; per questo aiutano a creare un legame più profondo con il pubblico.
Il primo blog, Links.net, fu pubblicato nel 1994 come sito personale dello studente universitario Justin Hall, considerato oggi il primo blogger della storia.
Secondo le statistiche, nel 2024 il numero di blog nel mondo è arrivato a 600 milioni su un totale di circa 1,9 miliardi di siti web presenti su internet. In altre parole, ciò significa che creare un blog nel 2025 può essere ancora una strategia vincente per aumentare l’engagement del proprio pubblico.
Come creare un blog di successo
Il primo passo importante da compiere è quello di distinguere le diverse ricerche che le persone fanno su Google.
Le query possono essere di tipo:
- transazionale;
- navigazionale;
- informazionale.
Le query transazionali vengono effettuate per compiere un’azione, come per esempio acquistare un prodotto o un servizio, iscriversi a una newsletter o installare un’app.
Le query navigazionali vengono digitate per cercare un sito ben preciso, ad esempio “Shopify” o “blog Shopify”.
Le query informazionali sono le più comuni, e sono quelle su cui conviene concentrarsi di più. L’intento di ricerca di queste query è trovare informazioni su un argomento specifico. L’utente che effettua questa ricerca, quindi, non vuole comprare qualcosa, non ha un intento commerciale. Ha però un potenziale interesse per quel determinato settore.
L’abilità del blogger sta nell’intercettare questo pubblico attraverso un blog informativo e, con il tempo, a convertirlo in cliente.
Conoscere la distinzione tra queste tipologie di query è molto importante, perché determina la strategia dei contenuti da pubblicare. Il sito o la landing page soddisfano le ricerche con intento commerciale, mentre il blog, attraverso l’inbound marketing, ha lo scopo di soddisfare gli altri tipi di ricerca.
Segui questi 6 passaggi per avviare il tuo blog:
- Trova la tua nicchia di mercato
- Seleziona la piattaforma giusta
- Scegli un nome originale e registra il dominio
- Crea le pagine Home, Chi siamo e Contatti
- Pianifica i contenuti
- Investi sulla crescita
1. Trova la tua nicchia di mercato
Scegliere la nicchia giusta è determinante per creare un blog di successo. La quantità di contenuti reperibili su internet è enorme, perciò sapersi distinguere è difficile.
Per competere esistono due modi:
- Rivolgersi a un pubblico specifico
- Creare contenuti difficilmente reperibili altrove
Ecco alcune soluzioni per scegliere un mercato di nicchia:/p>
- Focalizzarsi su una località specifica (es. Milano);
- Concentrarsi su un segmento specifico all'interno di una categoria più ampia (es. ricette vegane);
- Creare contenuti con uno stile o un tono di voce particolare (es. humor);
- Puntare sulla qualità (es. articoli approfonditi su un certo argomento, con notizie inedite e la presenza di contenuti multimediali).
Cliomakeup Blog, ad esempio, tratta una grande varietà di temi legati a lifestyle, moda e beauty anche se il focus principale è, naturalmente, il make-up.

Dovrai trovare un pubblico a cui sarai in grado di proporre contenuti originali in modo costante. Inoltre, accertati di avere conoscenze e interesse a sufficienza sull'argomento da trattare: sarà più facile parlare di qualcosa che conosci bene e che ti appassiona.
Una volta stilato un elenco di ipotesi, fai delle ricerche su Google per individuare i tuoi potenziali concorrenti. Abbina strumenti come Buzzsumo e Ahrefs per verificare le performance dei contenuti sull’argomento prescelto e capire quali canali funzionano meglio per la loro diffusione.
Se non riesci a decidere la tua nicchia di mercato, la ricerca SEO può aiutarti a determinare su quale argomento ci sono meno contenuti a disposizione e, quindi, dove è più facile ritagliarsi una fetta di lettori interessati.
2. Seleziona la piattaforma giusta
Esistono due alternative per creare un blog:
- Piattaforme self-hosted
- Piattaforme web-hosted
Piattaforme self-hosted
Le piattaforme di blogging self-hosted sono basate su un CMS (Content Management System) e richiedono l’installazione di pacchetti software sul tuo sito web.
Offrono maggiori possibilità di personalizzazione, ma richiedono il pagamento di un canone mensile per l’hosting e una serie di competenze tecniche per la configurazione iniziale.
In compenso, sono l'opzione più indicata per creare un blog professionale, indipendente e gestito in completa autonomia.
L’esempio più noto di piattaforma self-hosted è WordPress.org.
Piattaforme web-hosted
Le piattaforme web-hosted consentono di creare un blog in pochi clic senza competenze tecniche. L’esempio più noto è WordPress.com, ma alla stessa categoria appartiene anche Blogger.
Scegliendo questa opzione, il provider di servizi si occupa automaticamente di installare aggiornamenti e patch di sicurezza. D’altro canto, possono esserci delle limitazioni per quanto riguarda l’accesso al codice, l’uso di temi di terze parti e l’aggiunta di plugin.
Si tratta di un compromesso dove parte della personalizzazione viene sacrificata in favore di una user experience più semplice e alla portata di tutti.
Come avviare un blog: le migliori piattaforme
Shopify
Con Shopify puoi integrare un blog al tuo negozio ecommerce. In questo modo puoi migliorare il tuo posizionamento SEO e tenere informati i clienti sui tuoi prodotti. Configurare il tuo blog è molto semplice. Per scrivere il tuo primo articolo, vai su Contenuto > Articoli del blog dal pannello di controllo Shopify. Se vuoi cambiare l’aspetto del tuo blog, puoi creare un modello personalizzato. Se invece hai già un blog ospitato su un sito esterno, puoi semplicemente inserire il link nel tuo negozio online.
WordPress.org

WordPress.org è il CMS (Content Management System) più utilizzato al mondo per creare blog e siti web. WordPress ospita circa il 43% di tutti i siti attivi su internet, è gratuito da scaricare e utilizzare, ed è il CMS più completo per avviare un blog professionale.
Offre una vastissima libreria di temi, plugin e personalizzazioni, sia gratuiti che a pagamento, oltre a una community online molto attiva e una raccolta pressoché infinita di guide e tutorial per l'uso.
Joomla

Joomla è un CMS gratuito per creare blog e siti web. Come WordPress.org, offre un'ampia scelta di temi, plugin ed estensioni per personalizzare il sito web. Si tratta di un Content Management System molto potente, open-source e altamente personalizzabile, ideale per creare un blog professionale.
Drupal

Drupal è un'altra valida soluzione per creare un blog: anche in questo caso, si tratta di un CMS open-source e gratuito da utilizzare, con un'ampia raccolta di temi ed estensioni per aggiungere altre funzioni. La configurazione è più complessa rispetto ad altri CMS, perciò è più indicato per chi ha conoscenze del codice di programmazione.
WordPress.com

Vuoi avviare un blog gratis e guadagnare? Come già visto, puoi utilizzare Wordpress.com, la versione web-hosted di WordPress.org. Tuttavia, tieni presente che ci sono alcune limitazioni.
All’apertura del blog, WordPress fornisce un dominio internet di secondo livello, come nomeblog.wordpress.com. Una volta configurato l’account gratuito, potrai effettuare un upgrade con piani a pagamento e avere accesso a numerose funzionalità premium, oppure continuare a utilizzare la versione gratuita.
Per creare un blog con WordPress, puoi iniziare registrando il dominio, definendo gli argomenti e gli obiettivi del sito. In pochi clic potrai aggiungere nuovi articoli e nuove pagine.
Blogger

Come creare un blog gratis su Google? La risposta è semplice: Blogger.
È la piattaforma per creare blog di proprietà di Google e offre un servizio completamente web-hosted, perciò non dovrai occuparti di alcun aspetto tecnico per aprire e gestire il tuo blog. Se ti stai chiedendo come avviare un blog personale, Blogger può essere la soluzione giusta per te. È gratuito ed è dotato di un'interfaccia semplice e intuitiva.
Medium/Tumblr
Medium e Tumblr sono piattaforme per creare un blog gratis che hanno un funzionamento molto simile a quello dei social media. Su entrambi i canali è presente una community molto attiva che, oltre a gestire il proprio blog, interagisce con i post dei seguaci.
Medium e Tumblr sono molto simili: hanno entrambi un editor di base con cui creare ed editare i propri contenuti, sono gratuiti e offrono un dominio di secondo livello come nomeblog.tumblr.com.
Sono entrambe soluzioni molto semplici, perfette per chi vuole avviare un blog personale ma vuole prima sperimentare per iniziare a prendere confidenza con il mondo della scrittura online, per esempio con il copywriting per ecommerce.
Wix/Squarespace
Wix e Squarespace rientrano nella categoria dei website builder, ovvero piattaforme per creare siti web che non richiedono conoscenze di codice.
Entrambi offrono template predefiniti e di altissima qualità per creare un blog, con prezzi a partire da 11€ al mese: pur essendo più indicati per la creazione di altre tipologie di siti web (es. portfolio online), restano comunque valide soluzioni per aprire un blog.
3. Scegli un nome originale e registra il dominio
Una volta scelta la piattaforma, è tempo di trovare un nome per il tuo blog e di acquistare un nome di dominio (es. tuoblog.com).
Come scegliere l’estensione del dominio (Top Level Domain)
Il primo passo è scegliere l’estensione (in gergo tecnico TLD - Top Level Domain), ovvero l’ultima parte del nome del sito (.com, .it, .net).
Molte di queste estensioni variano in base al paese in cui si vive (.co.uk, .it, .fr, .de…), altre invece sono poco note o vengono percepite come spam (.xyz, .tel).
Se disponibile, l’estensione ideale è .com: nota e conosciuta a livello globale, si adatta a qualsiasi paese e a ogni tipo di business. In alternativa, se pensi di pubblicare contenuti solo in italiano, l'estensione .it è una scelta altrettanto valida.
Come scegliere un nome per il tuo blog
Un nome efficace è semplice da pronunciare e ricordare, non contiene caratteri speciali ed è tendenzialmente breve.
Alcune persone scelgono di utilizzare il proprio nome e cognome come nome di dominio: questa è una scelta consigliata per chi vuole costruire il proprio personal branding o creare un sito portfolio.
Per trovare un nome efficace (naming), è utile giocare con le parole chiave, scoprire i termini più ricercati nella propria nicchia e trovare un nome non eccessivamente vincolante. Se decidessi di acquistare il dominio fotografomatrimoni.com e nel futuro volessi dedicarti alla fotografia di animali, dovresti obbligatoriamente acquistare un altro nome di dominio.
Lo stesso discorso vale per il tuo blog. Non ti viene in mente il nome giusto? Prova a usare il generatore di nomi commerciali di Shopify per trovare qualche idea.

4. Crea le pagine Home, Chi siamo e Contatti
Sono tutte sezioni importanti del tuo blog. La pagina Home è un po’ come l’ingresso di casa tua, puoi decidere di mostrare subito gli ultimi articoli oppure di creare una pagina statica che dà accesso alle altre sezioni del blog.
La pagina Chi siamo, invece, permette ai clienti di saperne di più sul tuo brand e sulla sua storia. Oggi chi compra online, infatti, non si limita a cercare informazioni sui prodotti, ma anche sul brand e sulla sua filosofia.
Creare una pagina Chi siamo è un modo per raccontare la tua storia e di mostrare il lato più umano del brand descrivendo il lavoro che c’è dietro a un progetto, a ogni servizio o prodotto.
Inoltre, consente di far conoscere ai tuoi clienti i collaboratori, lo staff che prende parte a tutte le fasi della produzione, la mission e i valori dell’azienda.
Ecco quello che non può mancare nella pagina Chi siamo:
- Mission aziendale: quali sono le motivazioni che ti spingono a lavorare ogni giorno al tuo business? Quali sono i tuoi obiettivi e i tuoi valori?
- Storia della tua attività: racconta le fasi che ti hanno portato dove sei ora, da dove hai iniziato, quali sono stati i progressi e le difficoltà che hai dovuto affrontare.
- Membri del tuo team: presenta le persone che lavorano con te, sono parte integrante della tua azienda e parte del suo successo è dovuta a loro.
- Grafiche accattivanti: ricordati che i muri di testo sono pesanti e noiosi da leggere. Rendi la tua pagina Chi siamo più accattivante arricchendola con grafiche e foto del brand e del tuo team.
Ricorda che la sincerità è fondamentale: i clienti apprezzano di più una storia vera, costellata di successi come di insuccessi, rispetto a un racconto ricco di vittorie ma poco realistico.
Infine, la pagina Contatti. Può trattarsi anche solo di una piccola sezione del blog ed è un modo per dare maggiori informazioni ai potenziali clienti e dimostrare l’autenticità del blog e della tua attività. Fai in modo che sia semplice entrare in contatto con te, per chiedere informazioni o richiedere assistenza non solo dal tuo sito ecommerce.
5. Pianifica i contenuti
Per creare un blog di successo che generi traffico, è necessario pianificare una strategia di contenuti basata su diversi fattori: giorni e orari di pubblicazione, e soprattutto, argomenti di cui parlare. In altre parole, ti serve un piano editoriale.
Ecco qualche strategia per trovare idee di contenuti per il tuo blog.
Ricerca SEO
La SEO rappresenta le fondamenta di un blog: proprio come non è possibile costruire un palazzo agibile senza porre delle basi solide, lo stesso discorso vale per un blog con i suoi contenuti.
Quando si parla di SEO per blog, si parte sempre dalla ricerca delle parole chiave. Se vuoi attrarre traffico, devi parlare di temi che rispondono all’interesse di una quantità più o meno grande di persone (chiaramente, più è alto l’interesse per un argomento e maggiore sarà la competizione).
Per ricercare le parole chiave su cui costruire gli articoli e posizionarti sui motori di ricerca, è utile usare strumenti come Ubersuggest, SEOZoom, SemRush e Ahrefs. Questi consentono non solo di scoprire i volumi di ricerca dei termini che ti interessano, ma anche di analizzare il posizionamento dei competitor.
Se non sai da dove partire, inizia a inserire le parole chiave su cui vuoi posizionarti in questi punti:
- Meta title e meta description;
- H1;
- Testo alternativo delle immagini;
- All’interno del testo in modo naturale (attenzione: il numero di volte che una parola chiave viene ripetuta nel testo non assicura un posizionamento migliore, al contrario potrebbe essere assimilata al keyword stuffing e penalizzare il contenuto).
Naturalmente sono indicazioni di base e molto generiche, però è un modo per iniziare a mettere le mani in pasta.
La SEO non include solo la scelta delle parole chiave, ma anche la velocità di caricamento e le prestazioni del tuo sito. Per questo motivo, evita di caricare immagini ad alta risoluzione superiori a 1mb: potrebbero rallentare le pagine, peggiorare l’esperienza di navigazione (soprattutto da mobile) e penalizzarti. Se il tuo blog è self-hosted, rivolgiti a uno dei migliori hosting per evitare downtime e altri problemi che potrebbero compromettere il posizionamento del blog.
Il calendario editoriale
Ogni blogger ha sempre bisogno di nuove idee e materiali, e a volte trovare contenuti da pubblicare può generare ansia.
Se programmi in anticipo i contenuti, non avrai difficoltà a pubblicarli. Ecco perché è consigliato creare un calendario dei contenuti in cui tenere traccia delle idee. Puoi usare un semplice foglio di calcolo, oppure uno strumento di pianificazione come Trello: non solo è gratuito, ma è anche un ottimo posto in cui annotare le idee e organizzarle.

Pensa alla varietà di contenuti da pubblicare: ti aiuta ad avere un'idea della portata del blog e di quali categorie e tag potresti usare per categorizzare il tutto man mano che pubblichi nuovi contenuti.
Una buona strategia di contenuti include:
- Contenuti sempre attuali che rispondono a domande, ricerche o problemi che le persone cercano regolarmente su Google;
- Argomenti di attualità che interessano al pubblico;
- Selezione di contenuti redatti da terzi, che possono essere UGC, contenuti di altri blogger oppure contenuti selezionati provenienti da altre fonti (content curation): quest’ultima attività è meno impegnativa, ma ti aiuta comunque a mantenere coinvolto il pubblico;
- Presentazione di contenuti di utenti o aziende che potrebbero condividerli con il loro pubblico (es. interviste, recensioni, ecc.);
- Contenuti visivi o interattivi da pubblicare occasionalmente, per aggiungere un po' di varietà al blog (es. infografiche, quiz, meme, ecc.).
Cerca di pianificare i post del blog con almeno un mese di anticipo e di pubblicare con una certa uniformità. Così il pubblico saprà ogni quanto aspettarsi nuovi contenuti.
Per trovare nuove idee per i contenuti, puoi utilizzare uno strumento come Answer the Public. Partendo da una parola chiave (es. ricette vegane), il sito ti fornirà tutta una serie di idee e suggerimenti per creare nuovi contenuti.

Ricorda che il tuo pubblico non crescerà dal giorno alla notte. Alcuni contenuti avranno più successo di altri, ma per continuare a crescere la chiave è pubblicare con costanza.
6. Investi sulla crescita
Molti pensano a come incrementare il pubblico solo dopo avere iniziato a pubblicare contenuti.
Ma se vuoi crescere rapidamente, dovresti pianificare in anticipo la tua strategia di diffusione dei contenuti, integrandola nel processo di pubblicazione.
Ecco alcuni metodi per pianificare la crescita e ottenere il massimo da ogni post.
1. Crea una mailing list
A prescindere dalla piattaforma scelta per creare il tuo blog, dovresti cercare di sviluppare sin da subito una mailing list. Ogni nuova persona iscritta dimostra che stai lavorando nella direzione giusta e potenzialmente rappresenta un lettore abituale da raggiungere più facilmente.
Per raccogliere le email in modo efficace, usa un modulo di iscrizione in ogni occasione possibile.
Una buona abitudine è integrarlo direttamente nei contenuti con una call to action (es. "Iscriviti per non perdere i prossimi contenuti sul blog!"). Molte soluzioni di email marketing ti permettono di creare e utilizzare facilmente questi moduli.
Puoi anche generare un link che indirizza a una pagina di iscrizione separata, da utilizzare negli articoli di blog, nei social media e nella firma delle email.
Ogni volta che pubblichi un articolo, invialo a tutti gli indirizzi presenti nella tua mailing list. Idealmente dovresti automatizzare questo processo (ma potrai lavorarci su una volta che il blog cresce di più).
2. Strategia per i social media
Creare una strategia di social media marketing di successo non significa farsi trovare su tutti i canali esistenti e disponibili su un certo mercato.
Concentrati invece sui canali dove si intrattiene maggiormente il tuo pubblico. Secondo una recente statistica su TikTok, quasi il 70% degli utenti ha meno di 35 anni. Per chi punta a un pubblico over 40, può essere più utile aprire una pagina Facebook, social media in cui il 36% degli utenti è compreso tra i 35 e i 54 anni (fonte: statistiche Facebook).
Allo stesso tempo, una pagina Facebook è una buona risorsa per i blogger disposti a investire per promuovere i propri contenuti. D'altra parte, un food blogger attento ai costi probabilmente sarà in grado di ottenere molte più interazioni organiche con il marketing su Pinterest e il marketing su Instagram rispetto a Twitter.
Infine, non trascurare i tuoi contatti personali: amici e familiari sono un ottimo pubblico con cui iniziare.
3. Trasforma i contenuti in diversi formati
Non puoi pubblicare ogni giorno lunghi articoli con contenuti inediti, ma puoi riutilizzarli per sfruttare al massimo il loro potenziale.
Ecco alcune idee da tenere a mente man mano che il tuo blog cresce:
- Crea dei "microcontenuti" per i social media estratti da articoli esistenti con strumenti come Canva.
- Pubblica il riepilogo degli articoli precedenti sullo stesso argomento (es. “I nostri migliori articoli a tema ecommerce”).
- Ricrea gli articoli del blog sotto forma di contenuti di altro genere, come infografiche o quiz.
- Aggiorna e ripubblica i vecchi contenuti dopo che è passato un po’ di tempo dalla loro pubblicazione, così potranno vederli i lettori che li hanno persi la prima volta. Questa tattica funziona benissimo con i contenuti stagionali (es. “10 idee semplici per il costume di Halloween”).
- Accetta guest post una volta che inizi ad avere un certo seguito. I guest blogger probabilmente condivideranno i tuoi contenuti anche con il loro pubblico.
- Aggiungi link ai contenuti correlati nel testo e alla fine di ogni articolo.
4. Monitora le performance del blog attraverso Google Analytics
Le migliori opportunità si celano nei dati. A seconda della piattaforma che scegli per creare il tuo blog, avrai metriche diverse da esaminare. In ogni caso potrai conoscere il numero di visualizzazioni e la località dei visitatori, dati fondamentali per comprendere le prestazioni dei tuoi contenuti.
Google Analytics è gratuito e ti consente di ottenere informazioni più approfondite, come il tempo medio di lettura dei post, la quantità di lettori provenienti da fonti diverse e persino il numero di lettori in tempo reale.

Poter dimostrare quanto traffico riesci a generare è una risorsa enorme che incentiva le persone, soprattutto i guest blogger, a collaborare con te.
Come guadagnare con un blog
Una volta che il tuo blog è cresciuto a sufficienza e hai una base regolare di lettori, puoi pensare a come monetizzarlo.
La modalità principale per guadagnare con un blog è includere inserzioni pubblicitarie utilizzando ad esempio Google Adsense, un servizio di banner pubblicitari.
Ma per guadagnare con il tuo blog solamente con gli annunci pubblicitari, avrai bisogno di raggiungere un volume massiccio di visualizzazioni giornaliere.
In realtà esistono metodi più rapidi per guadagnare con un blog, specie se riesci a costruire un pubblico fedele e numeroso.
Ecco alcune opzioni per guadagnare con un blog:
- Vendi prodotti o servizi e fai affiliate marketing;
- Scegli cosa vendere online, ad esempio prodotti digitali che una volta creati possono essere rivenduti infinite volte, come curriculum, foto, disegni, ecc;
- Offri servizi, ad esempio redazione testi, consulenza, design, corsi, ecc;
- Pubblica un libro e utilizza il blog per vendere ebook o in formato cartaceo;
- Offri benefici esclusivi ai fan con abbonamenti come quelli offerti da Patreon;
- Fai recensioni o pubblicità ai brand in cambio di un compenso (es. promozione di strutture turistiche);
- vendi i tuoi prodotti nel tuo negozio ecommerce (ecco qualche idea se non sai cosa vendere online).
Le opportunità per monetizzare un blog sono numerose, ma è fondamentale concentrarsi sulla qualità dei contenuti. Più qualità porta a più lettori e, di conseguenza, a più soldi.
Come creare un blog ecommerce
Ora conoscerai qualche esempio su come creare un blog collegato a un ecommerce e iniziare a guadagnare. Vedrai in dettaglio tre nicchie molto comuni che riscuotono un grande successo: blog di cucina, di viaggi e di moda.
1. Come creare un blog di cucina

Per chi sta aprendo o ha appena avviato un ecommerce, ad esempio per vendere cibo online, creare un blog di cucina potrebbe essere una buona idea per veicolare traffico verso il proprio negozio.
Ricorda che alla base di un blog di successo (e anche di un ecommerce) c’è la passione. Se la cucina ti appassiona da sempre e prepari spesso prodotti fatti in casa per amici e parenti, sei già a buon punto.
Ma come creare un blog di cucina? Studia gli argomenti di interesse della tua nicchia e crea articoli di blog con ricette e curiosità. Non devi per forza limitarti alle ricette, puoi trattare argomenti come la storia di un alimento, le sue origini e le usanze. Puoi scegliere ricette alternative e inusuali o creare articoli sui vini che meglio si abbinano a determinate pietanze.
Hai l’imbarazzo della scelta sui contenuti che puoi realizzare, ma ricordati sempre che il tuo obiettivo finale è portare traffico al tuo ecommerce, dove puoi vendere prodotti, libri di ricette, video guide ecc.
In base alla nicchia che hai scelto e agli interessi della tua potenziale clientela, puoi creare delle sezioni all’interno del tuo blog dedicate a delle sotto nicchie più specifiche. Ad esempio potresti creare una sezione dedicata ai vini o alle origini di un piatto, o ancora, a come veniva utilizzato un alimento nelle ricette più antiche.
Dai molta importanza alle foto, a tutti piace vedere qual è il risultato finale di un bel piatto realizzato con ingredienti o tecniche particolari, e non dimenticare di rivolgerti a diversi tipi di platea: sia a chi ha esperienza in cucina, sia a chi è alle prime armi.
2. Come creare un blog di viaggi

Come quella della cucina, anche questa è una strada molto battuta, ma, se saprai trovare la tua nicchia, questo settore può darti molte soddisfazioni. Innanzitutto, scegli a chi rivolgerti.
Chiediti chi sono i tuoi potenziali lettori e quindi clienti, quali sono i loro interessi e perché dovrebbero leggere il tuo blog o acquistare i tuoi prodotti.
Se il tuo ecommerce vende guide per chi viaggia in camper, libri o abbigliamento da trekking, una nicchia che potrebbe essere interessata è quella dei nomadi digitali, oppure degli amanti della natura o degli sportivi.
Dopo avere realizzato contenuti interessanti per il tuo pubblico, potrai generare lead a cui proporre i tuoi prodotti.
3. Come creare un blog di moda

La moda è fra i settori più gettonati, ma anche in questo caso se saprai trovare la tua nicchia, potrai portare traffico al tuo store e cercare di espanderti man mano in altri settori più ampi.
Un esempio di settore che sta riscuotendo molto successo è la moda green. Iniziata come una tendenza, adesso è diventata una nicchia molto interessante che abbraccia campi come quello dell’economia circolare e che prevede la realizzazione di capi d’abbigliamento ecologici.
Se il tuo ecommerce si dedica al riutilizzo e alla realizzazione di capi d’abbigliamento con tessuti ecologici, puoi raccontare come funziona questo mondo.
Scrivi articoli interessanti, fornisci statistiche e dati e dimostra il tuo interesse per la realizzazione di prodotti nel rispetto dell’ambiente e vedrai che con il tuo blog riuscirai ad aumentare il tuo tasso di conversione.
Perché creare un blog?
Ecco alcuni buoni motivi per creare un blog.
- Migliorare la SEO del sito web: il blog aiuta il sito a crescere sui canali organici e nel posizionamento sui motori di ricerca, uno su tutti Google;
- Fare personal branding: condividendo le tue opinioni, passioni, esperienze di vita o lavorative puoi costruire la tua immagine pubblica;
- Aumentare la notorietà del tuo brand: condividere informazioni, contenuti e conoscenze contribuisce a rendere la tua attività più popolare e affidabile agli occhi del tuo pubblico;
- Fare lead generation e costruire una mailing list: attraverso il blog puoi utilizzare la strategia del lead magnet con cui coltivare il tuo pubblico;
- Creare un canale parallelo all'ecommerce per vendere prodotti o servizi: il blog può essere un ottimo modo per spiegare l’utilizzo dei tuoi prodotti o, meglio ancora, dimostrare casi di successo legati al tuo brand. Gli articoli, corredati da link e call to action (CTA), sono un trampolino di lancio per le tue pagine prodotto.
- Guadagnare online: infine, creare un blog può essere un'ottima idea per fare soldi extra senza investire somme ingenti; in più, se è gestito bene e curato nel tempo, il blog può diventare uno strumento formidabile con cui generare rendite passive.
Continua a leggere
- 8 incredibili ecommerce blog (e il segreto del loro successo)
- Come fare blogging generando traffico
- Shopify blog- i 10 post più letti nel 2017
- Call to action (CTA)- significato e 7 esempi di invito all’azione per ecommerce
- Come promuovere un blog- 14 strategie per generare traffico
- Programmi per creare video: gli 11 migliori (gratis e non) per il 2022
- Come generare lead con il content marketing
Come creare un blog: domande frequenti
Cos'è un blog?
Un blog è un insieme di pagine web che vengono regolarmente arricchite e aggiornate con nuovi contenuti, tra cui articoli, post, infografiche, interviste, recensioni e altro ancora.
Quanto costa avviare un blog?
Utilizzando una piattaforma web-hosted, come Blogger o WordPress.com, creare un blog è gratis. Utilizzando una soluzione self-hosted come WordPress.org, dovrai considerare il costo dell'hosting (da 20 a 40 € all'anno) e l'eventuale acquisto di temi e plugin aggiuntivi (da 50 a 200 € all'anno).
Quali sono le migliori piattaforme per creare un blog?
Le migliori piattaforme web-hosted per creare un blog sono Blogger, WordPress.com, Tumblr e Medium. La migliore piattaforma self-hosted per creare un blog è WordPress.org.
Come si guadagna con un blog?
I metodi più diffusi per guadagnare con un blog sono: inserire annunci pubblicitari sul sito, vendere prodotti fisici o digitali, offrire servizi, pubblicare un libro, partecipare a programmi di affiliazione o scrivere contenuti sponsorizzati.
Quanto guadagna chi ha un blog?
Non esiste una risposta univoca ma un blog ben strutturato e supportato da una buona strategia di marketing può arrivare a produrre da 500 € al mese in su. Esistono blog che riescono a convertire i visitatori in clienti arrivando a guadagnare centinaia di migliaia di dollari all’anno, mentre altri non producono quasi nulla. I fattori determinanti sono la qualità dei prodotti/servizi, la qualità dei contenuti pubblicati, la costanza nella pubblicazione, le competenze di scrittura SEO e le spese da sostenere.
Come creare un blog gratis?
Per creare un blog gratis la soluzione migliore è quella di utilizzare un CMS (Content Management System) web-hosted che consente di creare un blog gratuitamente, in pochi clic e senza competenze tecniche. Ecco alcuni esempi: WordPress.com, Joomla, Blogger, Medium, Tumblr. Tuttavia, è importante sapere che questi CMS hanno alcune limitazioni, ad esempio nell’accesso al codice, e che forniscono domini di secondo livello.