Il logo aziendale è il volto del vostro brand. È destinato ad apparire sul sito web, sui prodotti, nei contenuti di marketing, nel punto vendita fisico e in qualsiasi altro punto di interazione con i clienti.
In questa guida vi spiegheremo come come creare un logo di successo spendendo poco — a partire dalla scelta del software fino alla selezione dei colori — per aiutarvi a progettare un logo che lascia il segno, a prescindere dal budget.
🎯 Indice
- Cos'è un logo e perché crearlo?
- Come creare un logo da zero: guida passo a passo
- Come creare un logo con un designer
- Come creare un logo senza errori
Cos'è un logo e perché crearlo?
💡 Il logo è il simbolo che rappresenta il vostro brand e che sintetizza la sua personalità nell'immagine più semplice possibile. Incarna il brand nella mente dei consumatori. Senza un logo, gli utenti non avrebbero un elemento preciso da ricordare.
Ecco 4 ragioni per cui avere un logo è indispensabile:
1. Noi umani apprendiamo dai segnali visivi
C'è qualche aspetto del brand che volete trasmettere ai clienti? La scienza afferma che le immagini sono un mezzo di comunicazione più efficace delle parole. Se le immagini hanno questo potere nel trasmettere le idee, allora l'immagine associata al vostro brand è potenzialmente la più importante.
2. Il logo è il mezzo più semplice per contraddistinguere un prodotto
Se siete capitati nell’ufficio di un’azienda, qui probabilmente avrete notato diversi articoli brandizzati, come penne, agende, borse o capi di abbigliamento. Nell'ufficio di Shopify è presente addirittura uno skateboard con il logo aziendale.
I gadget brandizzati possono essere distribuiti alle fiere, dati in omaggio ai potenziali clienti e persino venduti in negozio. Un cliente può dimenticare più rapidamente una bella conversazione con voi rispetto a una semplice penna brandizzata trovata in fondo alla sua gift bag.
3. Il logo fornisce una base visiva a cui attingere per creare altri contenuti grafici
Un elemento chiave per lasciare un ricordo indelebile è la coerenza del brand. Con una chiara rappresentazione di base del marchio, avrete un elemento a cui attingere per la progettazione di altri elementi da includere nella vostra strategia di marketing.
4. Un logo vi aiuta a distinguervi dalla concorrenza
Alcuni simboli o icone sono associati a uno specifico settore. Pensate a quante aziende di forniture mediche utilizzano una croce rossa in diverse versioni all'interno del proprio logo. Quando più aziende competono nello stesso mercato, distinguersi è la chiave per farsi notare e ricordare, aumentando la brand awareness.
Un logo offre molti vantaggi, quindi non è difficile capire perché quasi ogni azienda ne abbia uno. Del resto un’azienda senza logo darebbe un’impressione poco professionale. Sembrerebbe illegittima o addirittura inaffidabile.
Come creare un logo da zero: guida passo a passo
Che scegliate di disegnare il vostro logo da soli, con l’aiuto di un designer o con un generatore di loghi online, il procedimento per creare il logo includerà questi step:
- Sviluppa la tua brand identity
- Ricerca ispirazione per il design
- Scegli il tipo di logo
- Scegli dei colori che rispecchiano il brand
- Scegli il font giusto
- Scegli un programma per creare il logo
- Crea bozze e test su diversi formati
- Richiedi un feedback
1. Sviluppa la tua brand identity
“Brand identity” è un termine generico. Indica gli elementi visivi del brand, a partire dai colori fino al logo e al design. Nel loro insieme, questi consentono al marchio di distinguersi nella mente dei consumatori.
Prima di creare un bozza del logo, definite l'identità del brand. Per iniziare, ponetevi queste domande:
- “Perché abbiamo avviato la nostra impresa?”
- “Quali valori sono importanti per la nostra azienda?”
- “Cosa ci distingue dalla concorrenza?”
La risposta a queste domande sta nelle caratteristiche distintive del vostro brand, in ciò che è più importante per voi e che vi rende riconoscibili agli occhi dei clienti; in pratica, la vostra unique selling proposition.
Progettare un logo non significa solo usare carta e penna o scegliere colori e forme: prima di tutto chiedetevi chi siete.
Per cominciare, create una “mappa mentale” con i valori del brand. Si tratta di una tecnica di brainstorming visivo. Partendo da un'idea centrale (il marchio, in questo caso), si illustrano i propri pensieri collegando parole chiave e concept correlati intorno all'idea centrale.
Anche voi potete creare una mappa mentale, da soli o in gruppo. È un ottimo metodo per mettere a fuoco le idee e trovarne di nuove. Nello sviluppo del brand, è una tecnica perfetta per definire di comune accordo una brand identity coerente.
Non preoccupatevi se non riuscite a rispondere subito a queste domande. Costituiscono un punto di partenza e servono per stimolarvi a riflettere. Ma una volta che avrete riflettuto, avrete più facilità a creare un logo che vi distingua dai concorrenti.
2. Ricerca ispirazione per il design
L’inizio è spesso la parte più difficile di ogni sforzo creativo. Nel progettare un logo è meglio partire con un'idea, ma a volte il problema è che le idee sono troppe.
Si verifica la “paralisi da analisi” quando avete così tante idee che rimanete bloccati ad analizzarle, diventando incapaci di prendere una decisione.
Per evitare la paralisi da analisi, non pensate alla creazione del logo come alla costruzione di un qualcosa dal nulla. Piuttosto vedetela come un puzzle: il logo esiste già nella vostra mente, vi basta mettere insieme i pezzi attingendo a principi di design consolidati.
Osservate il maggior numero possibile di loghi ben fatti, per acquisire esperienza in materia. Focalizzate cosa rende memorabili i vostri loghi preferiti.
Siti dove trovare idee per logo:
Cercate dei siti dove trovare loghi con un bel design? Eccone alcuni:
- Logoed: Vi basterà scorrere la pagina per visualizzare una raccolta (aggiornata di frequente) di fantastici loghi.
- Logospire: Questa vasta collezione di loghi inviati dagli utenti alimenterà il vostro spirito creativo.
- Brand New: È un blog che illustra i design e i rebranding di marchi importanti in tutti i settori.
- LogoLounge: Questo blog permette ai grafici di caricare i loro loghi più recenti. È forse più noto per aver pubblicato una serie di libri con alcune delle opere mostrate sul sito.
- Logo Design Love: Il grafico David Airey cura questo blog di design, con le recensioni di loghi e progetti di marketing di tutto il mondo.
- Dribbble: È una community dove i designer possono mostrare le loro opere creative e trovare l’ispirazione per creare un logo.
- Behance: Si tratti di uno dei più grandi siti di promozione creativa al mondo, utilizzato da migliaia di designer e professionisti per mostrare il proprio lavoro.
- Pinterest: Non solo un potente strumento per fare marketing, ma anche un luogo dove trovare idee per creare un logo.
Hashtag legati al design:
Molte community sui social media usano specifici hashtag legati al design per mostrare i loro lavori di progettazione grafica. Instagram si presta particolarmente a questo scopo, data la sua natura visiva. La prossima volta che navigate su Instagram, date un'occhiata ad alcuni tra i più popolari hashtag di design: #logo, #logodesigns, #logodesigner, #graphicdesign, #graphicdesigner.
3. Scegli il tipo di logo
Ora che avete iniziato a raccogliere le idee, prima di passare alla fase di progettazione del logo è importante scegliere la tipologia di logo che volete creare. Vediamo le principali categorie, con esempi.
Wordmark
Il wordmark (logotipo), è un logo formato dal nome dell'azienda, realizzato con uno carattere tipografico distintivo. È un tipo di logo che punta tutto sulla semplicità e immediatezza; tuttavia, è importante scegliere un font unico per essere riconoscibili e non cadere nell'anonimato.
Lettermark
Il lettermark (monogramma) è un logo grafico creato a partire dalle lettere iniziali del marchio o, per i brand che hanno un nome troppo lungo, da un acronimo.
Brandmark
Il brandmark (pittogramma) è il logo visivo per eccellenza. È formato da un'immagine unica e immediatamente riconoscibile, e non prevede testo. Questa caratteristica lo rende altamente distintivo. Se l'elemento grafico è astratto, si parla di "abstract mark".
Combination mark
È una combinazione tra lettermark e brandmark; prevede un elemento grafico distintivo accompagnato dal nome dell'azienda.
Stemma o emblema
Questo tipo di logo prevede una combinazione di lettermark e brandmark, progettati per lavorare in sinergia l'uno con l'altro: a differenza del combination mark, separarli potrebbe rendere il logo meno riconoscibile.
4. Scegli dei colori che rispecchiano il brand
Il colore influisce sulla percezione degli stimoli visivi più di quanto si possa pensare. Alcuni studi hanno suggerito che può addirittura influenzare l'umore degli utenti. Perciò è un elemento cruciale per determinare le decisioni di acquisto.
I colori del logo finiranno in qualsiasi luogo di interazione del brand con gli utenti: sito web, punto vendita, feed dei social media, email di marketing, ecc. In realtà non c'è un colore che sia “migliore” in assoluto. Ogni colore esprime un messaggio diverso. Quindi nel progettare un logo accertatevi di scegliere il colore che esprime il messaggio più giusto per il brand.
In quest'ottica, esaminiamo gli effetti psicologici di alcuni colori:
Marrone: terra, affidabilità, resistenza
Il marrone è il colore della terra, quindi è spesso associato a ingredienti completamente naturali, prodotti fatti in casa e dolci appena sfornati. Ma è anche il colore della corteccia degli alberi, dei rami, delle foglie autunnali, del terreno fertile; perciò può dare un'impronta outdoor al vostro brand.
Arancione: creatività, passione, entusiasmo
Come un fuoco acceso, l'arancione irradia calore, energia e passione. È anche il colore dei tramonti e tende a evocare l'estate, soprattutto se abbinato al celeste o al verde chiaro.
Giallo: felicità, energia, cambiamento
Il giallo è la versione ad alta saturazione dell'arancione. Anch’esso irradia luce, energia e calore. Ma se il calore dell'arancione è paragonabile a quello di un caminetto acceso, il calore del giallo è intenso come il sole di mezzogiorno che batte in un deserto sconfinato. Il giallo tende a evocare sensazioni di felicità, ma usatelo con parsimonia. Un po’ di giallo può aggiungere un tocco di ottimismo a un marchio affidabile, ma il total yellow può risultare eccessivo, quasi maniacale.
Verde: calma, equilibrio, crescita
Il verde è un colore con due personalità. Può irradiare un'aura organica, richiamando alla mente foreste pluviali lussureggianti, rispetto per l’ambiente e un senso di calma. O può simboleggiare il denaro, l'avidità, l'invidia e l’avversione.
Rosa: dolcezza, giocosità, tenerezza
Tenue e delicato, nel tempo il rosa è stato considerato un colore maschile o femminile, a seconda del periodo storico. Nell’era contemporanea è generalmente associato alla femminilità. Più in generale richiama alla mente la gentilezza, il romanticismo e l'amore.
Rosso: passione, urgenza, emozione
Audace e spietato, il rosso tende a risaltare. Perciò è diventato un colore a cui molti si affidano per il branding. Come il rosa, il rosso richiama l’amore. Ma se il rosa suggerisce l’idea di un romanticismo tenero e gentile, il rosso è passione, forza e carnalità.
Viola: autorità, magia, lusso
Il viola è il Rasputin dei colori: uno sconosciuto enigmatico e misterioso con un magnetismo quasi magico. E i coloranti viola storicamente sono ritenuti rari e costosi. Tutto questo spiega perché il viola sia associato a concetti come ricchezza, eccesso, misticismo, magia e appagamento.
Blu: sicurezza, fiducia, tranquillità
Il blu è il colore del cielo limpido e suggerisce un senso di fiducia, semplicità e pace. Detto questo, il blu è anche il colore meno invitante, da evitare se vendete cibo.
Nero, grigio, bianco: eleganza, neutralità, calma
A volte il colore migliore per un brand è il “non colore”. I diversi toni del nero, del bianco e del grigio tendono a evocare un senso di calma, equilibrio e chiarezza.
Combinazioni di colori
I loghi sono spesso monocromatici. Un solo colore è più facile da abbinare, il che semplifica la progettazione degli altri elementi grafici del brand. Ma un logo monocolore può essere ripensato in varianti multicolore a diversi scopi.
Più il vostro logo è semplice, meglio è. Un design complesso è più difficile da ricordare e resta meno impresso nella mente dei clienti.
Come creare una combinazione di colori da utilizzare per il vostro logo?
Se propendete per un logo multicolore, dovete scegliere con attenzione i colori da abbinare. In effetti la teoria dei colori è piuttosto complessa; in compenso però esistono molti generatori online di palette che suggeriscono combinazioni di colori.
5. Scegli un font giusto
Il vostro logo può non includere alcun testo, ma diversa sarà la situazione per molti dei vostri materiali grafici. Pensate al testo del sito web, all’insegna del negozio e a una serie di altri materiali brandizzati. Per mantenere una certa uniformità, nel progettare un logo dovreste stabilire quali caratteri tipografici utilizzare per il brand. E questo a prescindere dalla presenza di testo nel logo.
Differenza tra carattere e font
I termini “carattere” e “font” sono usati in modo intercambiabile nella maggior parte dei contesti; quindi comunemente si presume che siano sinonimi. Tuttavia, tra loro c’è una differenza importante: il “carattere” è un particolare insieme di simboli e caratteri tipografici, spesso suddivisi in gruppi di varianti; ad esempio il corsivo e il grassetto. Ognuno di questi gruppi di varianti è un “font”.
I quattro tipi di caratteri fondamentali e quando utilizzarli
Esistono diversi metodi per la classificazione dei font. Alcuni si concentrano sullo stile, altri sul significato storico, altri prevedono una frammentazione in infinite sottocategorie. Il sistema di classificazione più comune, tuttavia, suddivide i font in quattro tipi di base.
Tipi di carattere Serif
Il termine “serif” descrive una piccola linea o tratto collegato alla fine di un tratto più lungo, in una lettera o in un altro carattere. Il tipo di carattere Serif è il più antico, risalendo al carattere lapidario utilizzato per le iscrizioni in latino.
Caratteristiche:
I caratteri Serif sono spesso associati alla storia, alla tradizione e all'antichità. Vengono usati per evocare ricchezza, eleganza e autorevolezza.
Quando usarli:
I tipi di carattere Serif possono rendere attraente la visualizzazione. Tradizionalmente sono utilizzati per il corpo del testo nel materiale stampato: giornali, libri, riviste, ecc. E i marchi di lusso che si rivolgono a un pubblico benestante utilizzano comunemente stili di tipo Serif.
Tipi di carattere Sans-serif
I caratteri tipografici Sans-serif, a volte chiamati “gotici”, non hanno serif alla fine dei tratti di carattere. Presentano meno variazioni nella larghezza dei tratti e tendono a essere più facili da leggere quando sono retroilluminati. Perciò sono utilizzati prevalentemente per il testo sullo schermo dei computer. Sulla carta stampata, sono più comunemente usati nei titoli, ma a volte possono essere usati nel corpo del testo.
Caratteristiche:
I Sans-serif sono più comunemente associati a semplicità, modernità e minimalismo. Funzionali al design, producono un buon effetto per la presenza di un ampio spazio negativo e risultano gradevoli e raffinati.
Quando usarli:
I font Sans-serif sono versatili e adatti da usare per testo e titoli online. Tipicamente i brand li utilizzano quando cercano di trasmettere un senso di elegante semplicità contemporanea.
Tipi di carattere Script
I caratteri Script derivano dalla scrittura a mano. Sono più informali degli stili Sans o Serif e vengono spesso utilizzati in contesti più stravaganti. Gli stili Script sono versatili e possono essere utilizzati sia da brand classici che disinvolti.
Caratteristiche:
Essendo derivati dalla scrittura a mano, gli Script tendono a umanizzare il testo. Spesso i loro caratteri hanno una forte personalità. Perciò sono particolarmente adatti a incidere sul mood del vostro contenuto.
Quando usarli:
Gli Script dovrebbero essere usati con parsimonia. Sono poco adatti per testi lunghi ed estesi, essendo generalmente poco leggibili. Tuttavia, se abbinati a un carattere tipografico Serif o Sans-serif, possono costituire uno strumento molto efficace per dare enfasi.
Font decorativi
I font decorativi (o display) sono difficili da categorizzare poiché la loro caratteristica distintiva è che rinunciano alle convenzioni tipografiche. Possono trasmettere un'ampia varietà di stati d'animo, ma generalmente si concentrano su un tema, un motivo o un'estetica specifici. Spesso i font più recenti sono decorativi e vengono sviluppati specificamente per un brand.
Caratteristiche:
I font decorativi possono essere insidiosi: hanno uno stile particolare, ma sono generalmente piuttosto difficili da leggere, il che li rende inadatti al corpo del testo. Possono andar bene per titoli e sottotitoli, ma il loro uso eccessivo rischia di risultare di cattivo gusto. Oltretutto i font decorativi sono legati alle tendenze del momento, perciò diventano facilmente datati.
Quando usarli:
È una buona idea evitare l'uso frequente di font decorativi. Singoli caratteri decorativi possono essere adatti da inserire nel vostro logo, magari con delle modifiche. Ma prima di usare un carattere nel vostro logo, assicuratevi di avere i diritti di licenza.
In che modo il font riflette il brand?
Come per il colore, anche per il font basta una piccola differenza a riflettere un’immagine profondamente diversa del vostro brand. Avere più di un font per il vostro brand è ammissibile, a patto che ci sia coerenza. Passare da un font all’altro può trasmettere una sensazione generale di indecisione, se i font sono drasticamente diversi tra loro. Nel tempo questo rischia di produrre un senso di sfiducia nei clienti.
Se il vostro brand utilizza un particolare set di caratteri tipografici, assicuratevi di avere linee guida precise su quando utilizzare i diversi font. Il frequente passaggio senza criterio da un font all'altro rischierebbe di generare ansia e sfiducia.
L’individuazione del font più giusto per voi potrebbe richiedere del tempo. Innanzitutto, restringete il campo sulla base di fattori chiave legati alla vostra brand identity.
Anche per la scelta del carattere tipografico come per quella del colore, la brand identity è il fattore più importante da considerare.
6. Scegli un programma per creare il logo
Se siete nella fase di startup, l’idea di rivolgervi a un designer — anche se freelance — può non essere percorribile. Quando siete in bootstrapping avete due opzioni: progettare un logo da soli o con un generatore di loghi online gratuito.
Avete poco tempo e vi occorre un logo professionale al più presto? Allora un generatore di loghi gratuito è la scelta migliore. Online esistono diversi logo maker, ma attenzione: se ne scegliete uno scadente, probabilmente otterrete un logo di bassa qualità.
Se state cercando un generatore di loghi professionale, vogliamo parlarvi di Hatchful, lo strumento gratuito di Shopify per creare loghi online.
Il tool vi interroga su personalità e settore del brand, quindi genera design su misura per la vostra attività commerciale. Dopodiché consente di personalizzare font, colori, icone e layout.
Essendo mirato per l’ecommerce, il processo di sviluppo di Hatchful si basa in larga misura sui principi di base del visual marketing e sul rapporto tra valori del brand e design.
Per gli imprenditori esperti in questi campi — che hanno solo bisogno di un piccolo aiuto nel processo di design — Hatchful è un'ottima soluzione.
Focalizzato sull’ecommerce, fornisce pacchetti di branding gratuiti e completi di tutto, incluse le versioni ad alta risoluzione del logo per profili social, banner per siti web, gadget, negozio fisico e altro ancora.
In alternativa, se siete più esperti, potete anche utilizzare software come Illustrator, Photoshop o GIMP per creare il vostro logo. Questi tool richiedono una certa curva di apprendimento per essere padroneggiati, quindi se avete poco tempo a disposizione potrebbero non essere la scelta più adatta.
7. Crea bozze e test su diversi formati
Progettare un logo richiede molte prove ed errori. Potreste passare un intero pomeriggio a sperimentare e non avere niente in mano a fine giornata, a parte la consapevolezza che restringere le opzioni significa dover svolgere meno lavoro domani.
Un aspetto importante da prendere in considerazione durante la creazione del vostro logo è assicurarvi che sia perfettamente leggibile a prescindere dal luogo in cui verrà mostrato.
Avete in programmare di vendere magliette online con il vostro logo sfruttando la stampa on demand? Provate a creare un mockup partendo da questi template t-shirt per vederlo in anteprima. Stampatelo sui documenti cartacei, biglietti da visita, insegne e ovunque pensate di utilizzarlo per capire se funziona. Insomma, testatelo.
Se necessario, create delle varianti per adattarlo facilmente a diversi formati o sfondi (es. versione colorata di un logo bianco per stamparlo su t-shirt bianche).
8. Richiedi un feedback
Il processo creativo è diverso per ciascuno di noi. C'è chi inizia con degli schizzi, chi direttamente con Adobe Illustrator. La fase di progettazione comporta molte prove ed errori, quindi non scoraggiatevi se qualcosa non va.
A un certo punto, inizierete ad accorgervi di non distinguere più lettere e forme, loghi ben riusciti e mal riusciti. Quando ciò accade, può essere giunto il momento di acquisire un feedback. È incredibilmente importante per il processo creativo, perché è l'unico modo per “testare” le vostre idee.
Potete ottenere un feedback praticamente da chiunque. Ma assicuratevi di non affidarvi a una sola persona. Inoltre è utile se le persone che forniscono il feedback appartengono al target demografico del vostro brand.
Per ottenere il feedback migliore possibile, ponete domande specifiche sulla percezione del vostro brand che ciascuno ha in base al logo. Non vi serve che vi dicano se il logo è bello o meno: quel che può aiutarvi è sapere come viene percepito il vostro brand.
Ecco alcune idee sulle domande da porre per riceve un feedback:
- Qual è la prima cosa che ti colpisce?
- Come definiresti il mio brand?
- Cosa ricordi meglio del logo?
- C'è qualcosa che ti crea confusione?
- Se ti fosse possibile eliminare un aspetto del progetto, quale sceglieresti?
È difficile per gli altri affermare con certezza come reagirebbero al vostro brand nella realtà, perciò evitate domande come: “Lo compreresti?” o “È interessante?”.
Domande più specifiche vi faranno ottenere risposte più specifiche e un feedback migliore.
Come creare un logo con un designer
Se decidete di lavorare con un professionista, non mancano i siti web e le comunità online dove potete trovare dei designer da assumere per lavori freelance:
Shopify Experts:
Se cercate un designer che conosca l’ecommerce come il palmo della sua mano, consultate l'Experts Marketplace di Shopify. Gli Esperti Shopify possono aiutarvi con ogni tipo di personalizzazione del design. Potete utilizzare i filtri di ricerca per trovare un esperto con tariffe adeguate o con esperienza specifica nel vostro settore.
Upwork:
È una piattaforma globale online che collega aziende e freelancer in remoto. Upwork include un diario di lavoro condiviso e la chat dal vivo, il che vi aiuta a verificare i progressi del freelancer.
Freelancer:
L’unicità di Freelancer sta nel fatto che i potenziali collaboratori “fanno un'offerta” per i lavori da voi pubblicati, il che vi permette di trovare il miglior designer al minor costo.
Fiverr:
È un marketplace per acquistare e vendere una varietà di servizi digitali: scrittura, grafica, montaggio video, programmazione, ecc. Fiverr offre prezzi fissi per i servizi a prescindere dal tempo di lavoro, il che rende più semplice fissare il budget per progettare un logo.
Dribbble:
È una community dove i designer possono mostrare le loro opere creative e connettersi con chi offre lavoro. Un luogo dove potete trovare un designer e anche esplorare nuovi design creativi e trovare l’ispirazione, nel caso decidiate di realizzare da soli il vostro logo.
Behance:
È uno dei maggiori siti di portfolio al mondo, utilizzato da creativi e designer di ogni genere e specializzazione per mostrare il proprio lavoro, fare network e trovare nuovi clienti.
6 suggerimenti per collaborare con un designer
Se siete imprenditori e volete progettare un logo efficace, assumere un grafico professionista può essere vantaggioso. Avere un esperto con cui confrontarvi è un ottimo modo per rivitalizzare la vostra energia creativa e distinguere le idee valide da quelle che non lo sono.
Ma collaborare con un designer non vi dà la garanzia di ottenere il logo perfetto. Dovete sapere cosa aspettarvi quando assumete un grafico, e anche come gestirlo. Avete l’intenzione di assumere un professionista? Allora ecco alcuni consigli per stabilire un buon rapporto di lavoro con il vostro designer:
1. Controllate il background dei candidati e prestate attenzione alla sicurezza
Generalmente, gli utenti di siti web freelance sono artisti di talento con l’obiettivo di guadagnare facendo ciò che amano. Ma in rari casi, alle offerte rispondono dei malintenzionati, con l’obiettivo di truffare gli utenti. Controllate sempre il profilo dei freelancer candidati, il loro portfolio e le recensioni dei precedenti datori di lavoro, per assicurarvi che offrano un lavoro di qualità. Comunicate sempre per iscritto. Non date mai informazioni finanziarie personali o le password dei vostri account al freelancer.
2. Fornite esempi del logo da realizzare e il maggior numero di dettagli possibile
Se volete ottenere un certo risultato grafico, fornite degli esempi. I designer tendono ad apprendere visivamente, il che significa che sarà più facile mostrare loro ciò che volete piuttosto che spiegarlo a parole.
3. Fornite una deadline realistica
Rispettate il processo creativo: prima di pervenire al prodotto finale può essere necessario creare delle bozze e sottoporle al vostro feedback. Se imponete tempistiche molto brevi, il risultato sarà un logo dall’aspetto approssimativo e incompleto.
4. Date un feedback chiaro, conciso, specifico e onesto
Il parere meno utile che potete esprimere su una bozza? Limitarvi a dire che “è buona” o “non è buona”. Giudizi simili non spiegano ciò che funziona e ciò che non funziona nel design. Inoltre, evitate di fare richieste vaghe, come “Puoi renderlo più trendy?” o di fornire obiettivi astratti, come “Cerca di catturare l’essenza intramontabile del nostro marchio”. Invece, provate a identificare quali elementi del design sono memorabili e quali vanno eliminati.
5. Non gestite in modo opprimente il designer
Assegnate un termine adeguato per il design del logo, i feedback e le revisioni. Non serve controllare cosa fa il designer tra una bozza e l'altra o monitorarlo mentre lavora. Se controllate in modo costante il freelancer darete l’impressione di non fidarvi delle sue capacità o di non rispettare la sua esperienza come designer.
6. Non aspettatevi di ottenere del lavoro gratuito
Non chiedete ai freelancer di candidarsi inviando una bozza creata per voi, salvo che non siate disposti a pagarli per questo. Evitate di chiedere “esempi gratuiti”, “revisioni rapide” o “piccoli favori”. E non aspettatevi di pagare con “visibilità”, “esperienza” o con la “possibilità di creare un buon portfolio”.
Questo approccio non è etico e si traduce quasi sempre in un lavoro di bassa qualità.
Come creare un logo senza errori
La cosa fondamentale è questa: non sottovalutate l'importanza del vostro logo.
Progettare un logo è qualcosa di soggettivo: non esiste un metodo giusto o sbagliato da seguire in assoluto. In compenso, esistono errori comuni e tecniche utili da conoscere:
Mantenete semplice lo schema cromatico.
I loghi monocromatici sono più versatili. Tra l’altro, optare per questa soluzione semplifica il processo di scelta del colore. Invece più colori usate, più complicato diventa l'adattamento.
Non scegliete un design troppo complesso.
Non accorpate troppe icone in un unico logo. Le figure semplici sono molto più comprensibili di quelle complesse e sono anche più facili da ricordare. Pensate a quanto è efficace il design iconico di Apple o il logo simmetrico “VW” di Volkswagen.
Create varianti del logo di grandezza e proporzioni.
Quando andrete ad aggiungere il logo ovunque — dai siti web alle penne — comincerete a desiderare di averlo progettato in più formati.
Non create varianti troppo diverse.
Evitate di modificare troppi elementi e non alterate il design.
Guardatevi intorno.
Esplorate i loghi degli altri brand — specialmente quelli del vostro settore — e lasciatevi ispirare.
Non copiate i loghi degli altri.
Evitate di copiare in tutto o in parte i loghi altrui: non solo sarebbe plagio, ma impedirebbe al vostro logo di contraddistinguersi. Allo stesso tempo, per tutelarvi da qualsiasi tentativo di plagio, assicuratevi di registrare il marchio.
Adottate un design moderno.
Anche se il vostro marchio ha uno stile classico, dovrà comunque competere nel mondo attuale. Moltissimi brand attingono a modelli classici di design, ma trascurare completamente decenni di teoria del design sarebbe alienante.
Per riassumere, ecco come creare un logo senza commettere errori:
- Mantenete semplice lo schema cromatico.
- Non scegliete un design troppo complesso.
- Create varianti del logo di grandezza e proporzioni.
- Non create varianti troppo diverse.
- Guardatevi intorno.
- Non copiate i loghi degli altri.
- Adottate un design moderno.
Come creare un logo: conclusioni
Se state per progettare un logo, considerate che questo sarà associato al vostro brand a lungo termine. E avrà un ruolo importante per il vostro successo, tanto è vero che i brand famosi hanno tendenzialmente loghi memorabili. Perciò vale la pena di seguire tutto il processo che vi abbiamo illustrato per progettare un logo, anche se può sembrarvi impegnativo.
Anche i grandi brand all’inizio erano piccoli. Non dovreste sacrificare il design del logo solo perché siete nella fase di startup. Prima di leggere questa guida, l'idea di creare un logo poteva scoraggiarvi. Ma ora avete una maggiore comprensione dei principi di design e degli step necessari. E avete sicuramente più dimestichezza per affrontare il processo di creazione di un logo.
Illustrazioni di Eugenia Mello
Articolo originale di Evan Ferguson, tradotto da Maria Teresa Cantafora.
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