Cambiare lavoro o no? C’era un tempo in cui riuscire a ottenere il fantomatico posto fisso era l’obiettivo a cui ambire. Oggi viviamo invece un’inversione di tendenza, e la voglia di realizzazione e di cambiamento spinge sempre più persone a decidere di cambiare lavoro.
Qualunque sia la ragione, decidere di lasciare il proprio lavoro per tentare un’altra strada non è mai facile. È una scelta importante che va, eventualmente, affrontata con un po’ di strategia e con le giuste tempistiche.
In questo articolo scoprirai quando cambiare lavoro, come e perché farlo, e soprattutto come affrontare il cambio lavoro.
Quando cambiare lavoro
Se provi un malessere generale, fisico e psicologico, che si ripercuote sulla tua vita privata, se senti di poter fare di più ma non ti viene offerta alcuna occasione per crescere e il tuo lavoro sta diventando ripetitivo e noioso, potrebbe essere arrivato il momento di cambiare lavoro.
La questione è comprendere se si tratta di un disagio temporaneo a cui si può porre rimedio o se la passione è definitivamente scomparsa.
Cambiare posto di lavoro non è semplice, per farlo è necessaria una buona dose di coraggio e per questo è importante fare le giuste valutazioni e analisi.
Come decidere se cambiare lavoro (10 segnali)
Ci sono 10 segnali inequivocabili che ci dimostrano che siamo arrivati al punto di rottura:
- Insofferenza
- Malessere generale
- Tensione nei rapporti personali
- I valori aziendali non rispecchiano i tuoi
- Impossibilità di crescita o miglioramento
- Relazioni complicate con i colleghi
- Perdita di interesse
- Lavoro e impegno non riconosciuti
- Consapevolezza di poter fare di più
- Orari problematici
Analizziamoli nel dettaglio.
1. Insofferenza
Se la mattina è il momento peggiore e non vorresti mai alzarti dal letto, se in ufficio guardi continuamente l’orologio, allora è giunto il momento di iniziare a valutare nuove opportunità.
I momenti no possono capitare a tutti, anche più volte nel corso della vita lavorativa. Ma se l’insofferenza diventa una costante, allora dobbiamo correre ai ripari, perché è il primo dei segnali che indicano che è arrivato il momento di cambiare lavoro.
2. Malessere generale
Corpo e mente, è risaputo, sono collegati. Spesso, quando si è stressati, questa condizione si ripercuote sull’organismo e quindi ci si può sentire stanchi, tristi, si può soffrire di insonnia, di mal di testa o essere costantemente di cattivo umore.
Se il cattivo umore è causato dal lavoro, o dalla paura di cambiare lavoro, forse bisogna fermarsi un attimo a riflettere.
3. Tensione nei rapporti personali
Non hai tempo o energie da dedicare al tuo benessere e ai tuoi cari e il tuo stato d’animo influisce anche su quello di chi ti sta intorno.
4. I valori aziendali non rispecchiano i tuoi
Ti senti a disagio perché non sposi l’etica e la cultura dell’azienda. È difficile continuare a lavorare per un’azienda che non opera nel rispetto delle norme etiche e morali. In alcuni casi, sforzarsi e restare in un ambiente di questo tipo può diventare malsano per la propria salute fisica e mentale.
E a quel punto è il momento di chiedersi: è meglio cambiare lavoro o restare in un ambiente potenzialmente malsano?
5. Impossibilità di crescita o miglioramento
Senti che non ti viene data l’opportunità di sviluppare nuove competenze e magari cambiare ruolo professionale. Restare per molti anni nella stessa azienda può diventare logorante, soprattutto se non c’è possibilità di carriera.
Se senti l’esigenza di affrontare nuove sfide per cambiare ruolo e questo non ti viene concesso, allora inizia a valutare nuove soluzioni lavorative.
6. Relazioni complicate con i colleghi
Il lavoro occupa, nella maggioranza dei casi, gran parte della nostra giornata. Se non vai d’accordo con i colleghi, il clima in ufficio è sempre teso e intriso di negatività, è probabile che questa tensione si ripercuota negativamente sulla qualità del lavoro e sui risultati.
Per non parlare del rischio di “portarsi a casa” le tensioni e la negatività del lavoro.
7. Perdita di interesse
Questo segnale è spesso legato a quello del punto 5, ovvero la percezione che sia impossibile crescere o migliorare.
Può succedere di perdere interesse e che il tuo ruolo non ti entusiasmi più. La soluzione potrebbe essere provare a fare qualcosa di diverso, tentare di crescere accettando nuove sfide, ma non sempre è possibile.
8. Lavoro e impegno non riconosciuti
La meritocrazia spesso in alcune aziende è un’utopia e non di rado capita di non sentirsi apprezzati o addirittura ignorati da superiori o colleghi.
Inutile sottolineare come, a lungo andare, un ambiente di questo tipo non porti alcun giovamento e potrebbe essere la miccia che ti spinge a cambiare lavoro.
9. Consapevolezza di poter fare di più
Se le tue competenze non vengono sfruttate al massimo, il tipo di lavoro che ti fanno fare è poco appagante e non te ne assegnano di più stimolanti, è del tutto normale sentirsi sprecati e frustrati.
Un nuovo lavoro, una nuova azienda o una nuova posizione potrebbero rivelarsi decisamente più interessanti.
10. Orari problematici
È possibile che nel tempo le tue esigenze siano cambiate e ora i turni o gli orari si scontrano con la tua vita privata.
Se ti arrivano tutti questi segnali, è tempo di cominciare a mettere da parte la paura di cambiare lavoro e iniziare a cercare qualcosa che ti soddisfi davvero.
Vediamo adesso nel dettaglio quali azioni pratiche puoi mettere in atto per cambiare lavoro.
Come cambiare lavoro
Come cambio lavoro? È una domanda che si pongono moltissime persone. Per cambiare lavoro in modo intelligente e strutturato, devi mettere in atto una serie di azioni concrete:- Informati
- Pianifica
- Crea relazioni
- Lavora sulle competenze
- Non isolarti
- Affidati alle tue capacità
- Crea il tuo brand personale
- Aggiorna il tuo CV e il tuo profilo LinkedIn
- Prepara un piano B
Vediamo nel dettaglio come seguire questi passi per cambiare lavoro.
1. Informati
Prima di cambiare lavoro, raccogli dati e informazioni sul mestiere che vuoi intraprendere. Parla con chi lavora nel settore, cerca notizie sul web, frequenta gruppi e forum dedicati, trova la tua business community.
Se vuoi lavorare in un’azienda, prima di inviare il curriculum cerca di ottenere quante più informazioni possibili.
Valuta pro e contro e verifica che il tipo di lavoro o l’azienda siano in linea con i valori e le esigenze di cui abbiamo parlato prima.
2. Pianifica
Programma una serie di azioni che ti porteranno a raggiungere l’obiettivo finale, ovvero cambiare lavoro.
Devi raccogliere informazioni? Devi acquisire nuove competenze, mettere da parte una somma di denaro? Devi aprire la partita IVA o una società?
Ecco, dividi l’obiettivo in compiti più piccoli e mettili in calendario. Cerca di darti un tempo per completare ciascun task, senza però aggiungere stress e frustrazione.
3. Crea relazioni
Comincia a frequentare persone del settore, di persona e online. Partecipa a eventi e conferenze. Sia per introdurti nell’ambiente che, come dicevamo prima, per prendere informazioni utili.
In pratica, per cambiare lavoro, prima devi fare networking.
4. Lavora sulle competenze
Nella fase di autovalutazione hai elencato tutte le tue competenze. Riprendi la lista, identifica quelle che ti serviranno per il tuo nuovo lavoro e verifica se sia il caso di potenziarne qualcuna.
Se hai qualche lacuna da colmare o vuoi portare qualche skill al livello superiore, cerca corsi o workshop sul tema. Oggi le risorse per gli imprenditori sono sterminate, quindi potresti riuscire ad aggiornarti anche senza dover frequentare in aula.
Se poi riesci ad “andare in bottega" da qualcuno, ancora meglio. Avrai l’opportunità di sperimentare sul campo e crearti un’esperienza concreta da cui attingere.
5. Non isolarti
La paura di cambiare lavoro è un ostacolo con cui dovrai fare i conti fin da subito e ti potrebbe causare stress e ansia. Per questo, cerca di non cadere nella tipica solitudine e circondati di persone che siano in grado di aiutarti a gestire lo stress e a sostenerti e motivarti nei giorni più complicati.
Se scegli di metterti in proprio, valuta di costituire un team, anche piccolissimo, con cui condividere compiti e difficoltà. L’impresa risulterà meno pesante e anche più divertente, se saprai scegliere le persone giuste.
6. Affidati alle tue capacità
Mentalità e attitudine sono aspetti essenziali da tenere “allenati” per la buona riuscita dei tuoi progetti e per continuare a trovare quotidianamente la risposta alla domanda perché cambiare lavoro.
Contrasta i pensieri negativi che di tanto in tanto faranno capolino e costruisci, mattoncino dopo mattoncino, fiducia e resilienza.
7. Crea il tuo brand personale
Questo punto è essenziale per chi si affaccia al mondo dell’imprenditoria, ma è valido anche per chi preferisce lavorare in azienda.
Oggi molti “acquisti” degli headhunters vengono fatti proprio attraverso una ricerca e una valutazione della presenza online dei candidati, su LinkedIn per imprenditori ma non solo.
8. Aggiorna il tuo CV e il tuo profilo LinkedIn
Dopo aver lavorato su tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato in questo elenco, devi pensare al modo in cui comunicherai tutte queste competenze e skill a futuri collaboratori o datori di lavoro.
Il modo migliore per farlo è aggiornare il tuo CV e il tuo profilo LinkedIn.
E a proposito di LinkedIn, non sottovalutare questo social network. Non basta essere presente, un ottimo modo per farsi notare è quello di essere effettivamente attivi, interagire con la community, pubblicare post e qualunque altra cosa possa farti risaltare rispetto alla concorrenza.
9. Prepara un piano B
Prepararsi al peggio, anche se ti mette a disagio, è una buona strategia per affrontare anche la paura di cambiare lavoro.
Avere almeno una piccola somma da parte per le emergenze, ti permetterà di affrontare con maggiore serenità le difficoltà, e creare un piano B ti darà la giusta serenità mentale per cambiare lavoro.
Nel caso in cui tu stia cercando lavoro come dipendente, prendi in considerazione più di un’offerta e rispondi ad ognuna ordinandole per priorità. Oppure potresti decidere di tenere duro ancora un po’ nella tua azienda attuale e aspettare di trovare una proposta che ti soddisfi di più.
Insomma, per poter cambiare lavoro ci vuole un certo impegno, ma d’altra parte essere informati e consapevoli è essenziale per evitare i rischi di una scelta sbagliata.
4 cose da fare prima di cambiare lavoro
Prima di dire “cambio lavoro” è bene che tu faccia ancora qualche valutazione, ecco quelle che ci sentiamo di consigliarti:
- Verifica che le tue aspettative siano realistiche
- Sperimenta sul campo il nuovo lavoro
- Valuta il nuovo stipendio
- Rifletti sulle tue esigenze
1. Verifica che le tue aspettative siano realistiche
Se non hai ancora le competenze giuste, non puntare a un ruolo molto più alto del tuo.
Se invece vuoi metterti in proprio, ad esempio aprendo un sito ecommerce, assicurati di avere tutte le carte in regola per farlo.
2. Sperimenta sul campo il nuovo lavoro
Se ne hai la possibilità, prenditi del tempo per svolgere i compiti tipici del nuovo lavoro che vorresti fare. Magari facendo volontariato in qualche associazione, affiancando qualcuno che fa quel mestiere o provando a lavorare da casa per creare una nuova attività. Prova a vivere una giornata tipo per vedere come ti trovi.
Sperimentare sul campo serve proprio a evitare di trovarsi in una situazione in cui ci si rende conto troppo tardi che in realtà il nuovo lavoro non fa per noi.
3. Valuta il nuovo stipendio
Se il cambio lavoro ti farà guadagnare meno, prova a vedere come ti trovi con un’entrata di quel tipo.
I soldi non fanno la felicità, ma ridurre il proprio stile di vita non sempre è da tutti.
4. Rifletti sulle tue esigenze
Capire cosa ti piace e cosa detesti del tuo lavoro attuale ti aiuterà a scegliere meglio il prossimo impiego.
Annota in un diario le tue reazioni a quello che accade quando sei al lavoro. Identifica gli aspetti negativi e quelli positivi, le cose che ti innervosiscono di più e quelle che invece ti danno soddisfazione.
Cambiare lavoro mettendosi in proprio
Se vuoi cambiare lavoro e abbandonare il lavoro da dipendente per avviare un business, le cose si fanno un po’ diverse.
La rete è piena di idee imprenditoriali per mettersi in proprio. Ma sappiamo bene che oltre alla libertà e alla gioia di fare quello che ci piace, c’è anche tanta fatica da mettere in conto.
Cosa serve per mettersi in proprio
Ecco alcune caratteristiche attitudinali che dovresti avere (o sviluppare) se vuoi metterti in proprio:
- Essere sempre al lavoro alla ricerca di buone idee.
- Accettare di non essere mai pronti al 100%.
- Saper affrontare e superare le proprie paure sull’imprenditorialità per raggiungere i propri obiettivi.
- Avere le idee chiarissime sul perché vuoi avviare un’attività.
- Saper fare autovalutazioni e lavorare su di sé per migliorare la propria mentalità.
- Comprendere i rischi che comporta avviare un’attività in proprio.
- Saper accogliere i feedback e metterli a frutto anche quando sono spiacevoli.
- Conoscere i propri limiti e quelli del proprio prodotto o servizio.
- Amare imparare nuove cose.
Cambiare lavoro: conclusione
Cambiare lavoro, come avrai visto, è certamente un’impresa difficile che potrebbe causarti molto stress.
È richiesta una buona dose di coraggio, ma con il giusto impegno, una buona motivazione e applicando tutti i consigli che hai trovato in questo articolo, vedrai che cambiare posto di lavoro sarà un’avventura che ti porterà tante soddisfazioni e ti cambierà la vita.
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Domande frequenti sul cambiare lavoro
Quando cambiare lavoro?
1. sei insofferente;
2. provi un malessere generale;
3. provochi tensione nei tuoi rapporti personali;
4. non ti riconosci nei valori aziendali;
5. non vedi possibilità di crescita;
6. hai relazioni complicate con i tuoi colleghi;
7. hai perso interesse per ciò che fai;
8. il tuo lavoro non viene riconosciuto;
9. pensi di poter fare di più;
10. gli orari sono diventati un problema.
Come cambiare lavoro?
1. Informati
2. Pianifica
3. Crea relazioni
4. Lavora sulle competenze
5.Non isolarti
6. Affidati alle tue capacità
7. Crea il tuo brand personale
8. Aggiorna il tuo CV e il tuo profilo LinkedIn
9. Prepara un piano B