Effetti tridimensionali alla fermata del bus, una spugna gigante che compare sulla facciata di un edificio, un enorme gelato fermo al centro di una strada. Sono tutti esempi di ambient marketing, e i brand che sono stati in grado di utilizzare questa strategia nel modo giusto hanno registrato un’impennata nelle loro entrate.
In questo articolo parleremo di cos’è l’ambient marketing e di come potete utilizzarlo per promuovere il vostro business.
Scoprirete tutto quello che c’è da sapere su questa strategia di marketing innovativa, e troverete anche 5 esempi che potrete utilizzare come guida per pianificare la vostra prossima campagna.
Ambient marketing: definizione
L’ambient marketing è una strategia che prevede la promozione di prodotti e servizi utilizzando delle location particolari e insolite, o location tradizionali combinate con elementi fuori contesto in grado di destare l’attenzione dei consumatori.
Fare ambient marketing vuol dire quindi ideare dei messaggi pubblicitari creativi e trovare modi altrettanto creativi per veicolare quei messaggi, in grado di avere un effetto emozionale sui vostri potenziali clienti.
Cos’è l’ambient marketing
In pratica, si tratta di una strategia di marketing assolutamente non convenzionale, che sfrutta l’effetto Wow per sorprendere l’utente finale in un contesto il meno tradizionale possibile.
L’aggettivo “ambient” è stato utilizzato per la prima volta nel 1996 da un’agenzia inglese che si occupava di campagne pubblicitarie outdoor, e questa esigenza nasceva proprio dal desiderio dei clienti di questa agenzia di ottenere un tipo di marketing diverso dal solito.
E se nel 1996 “diverso dal solito” voleva dire iniziare a sfruttare luoghi non tradizionalmente dedicati ai messaggi pubblicitari, come i distributori di benzina o le porte delle toilette pubbliche, oggi è necessaria una spinta ancora più grande per sorprendere davvero i consumatori.
D’altronde siamo già costantemente circondati di pubblicità e messaggi promozionali, offline e online.
L’obiettivo dell’ambient marketing è quindi proprio quello di uscire dagli schemi, un po' come fanno alcuni brand con i loro concept store. Ed ecco che interi palazzi vengono trasformati in pubblicità, che le fermate dei bus parlano direttamente alle persone e che spugne giganti penzolano giù da enormi gru in giro per la città.
Di sicuro, è una strategia che si fa notare.
A questo punto potreste però chiedervi perché considerare l’ambient marketing per promuovere il vostro business.
Vantaggi dell’ambient marketing
Il motivo principale per cui dovreste iniziare a fare ambient marketing è abbastanza immediato, ovvero: catturare l’attenzione di nuovi potenziali clienti.
I consumatori sono costantemente circondati da messaggi pubblicitari di ogni sorta, online e offline, ed è diventato sempre più difficile interrompere la loro routine quotidiana con un messaggio promozionale che abbia quell’effetto Wow, quel qualcosa in più.
Ad esempio, degli enormi cespugli a forma di tazza di tè avranno un impatto sicuramente maggiore del classico cartellone pubblicitario. Lipton ci ha visto lungo, e ha utilizzato questa tipologia di ambient marketing per promuovere il proprio brand a Il Cairo, in Egitto.
L’ambient marketing ha anche altri vantaggi da prendere in considerazione:
- Può far diventare virale un brand: riuscire a coinvolgere le emozioni dei consumatori e offrire al tempo stesso un valore percepibile equivale ad avere la formula perfetta per un contenuto virale. Più impatto avrà la vostra campagna di ambient marketing, più le persone saranno invogliate a scattare una foto, registrare un video e condividere quell’esperienza sui loro canali social.
- Non deve avere un costo eccessivo: fare ambient marketing vuol dire utilizzare metodi non convenzionali per promuovere il vostro brand, ma questo non deve necessariamente corrispondere a ingenti somme di denaro.
- Non è invadente: l’ambient marketing non entra direttamente nell’ambiente privato dei consumatori, non invade il loro spazio personale. Un murale, un oggetto particolare al centro della strada non sta vendendo direttamente il vostro prodotto o servizio. Può però incuriosire i passanti e spingerli a voler scoprire di cosa si tratta, qual è il brand in questione e, magari, anche a spargere la voce su quella particolare installazione che hanno visto mentre arrivavano in ufficio.
- Raggiunge un pubblico più ampio: le strade delle città sono pubbliche, questo vuol dire che il vostro messaggio non arriverà solo ai vostri clienti ma letteralmente a chiunque, ampliando notevolmente la sua portata.
- È davvero difficile da dimenticare: un’emozione forte e inusuale non passerà di mente tanto facilmente, ed è proprio questo uno dei vantaggi principali dell’ambient marketing. È in grado di rendere il vostro business incredibilmente memorabile.
Quando si tratta di strategie di marketing innovative la confusione è dietro ogni angolo. Soprattutto se consideriamo la quantità incredibile di nuove strategie a vostra disposizione.
Vediamo quindi le principali differenze tra l’ambient marketing e altre strategie di marketing non convenzionale che mirano ad avere un forte impatto emotivo sui consumatori.
Ambient marketing vs. Guerrilla marketing
La strategia di marketing più spesso confusa con l’ambient marketing è il guerrilla marketing, ma tra i due approcci esistono delle differenze sostanziali.
Il guerrilla marketing utilizza qualunque tipo di strumento non convenzionale per raggiungere il suo target, mentre l’ambient marketing tende a integrarsi e a interagire più con l’ambiente stesso.
In questo senso, quindi, se il guerrilla marketing può utilizzare l’ambiente circostante come strumento per raggiungere i consumatori, l’ambient marketing deve utilizzarlo in quanto requisito fondamentale.
Facciamo un esempio e mettiamo che vogliate promuovere una nuova barretta di cioccolato. Con il guerrilla marketing potreste riempire un intero quartiere o un’intera città di queste barrette, mentre con l’ambient marketing potreste optare per far comparire una barretta gigante al centro di una piazza, o magari trasformare un intero edificio in una barretta di cioccolato.
Ambient marketing vs. marketing esperienziale
Il marketing esperienziale, o marketing dell’esperienza, mira a creare un dialogo non convenzionale tra business e cliente, offrendo a quest’ultimo la possibilità di immergersi completamente all’interno di un prodotto.
Il marketing esperienziale permette quindi ai clienti di non limitarsi al semplice acquisto di prodotti o servizi da un brand, ma di sperimentare, appunto, quel brand e ciò che rappresenta.
Di conseguenza, se fare ambient marketing vuol dire collocare il proprio brand davanti agli occhi di potenziali clienti e consumatori, fare marketing esperienziale vuol dire offrire a quei consumatori la possibilità di scoprire il brand in modo nuovo.
Torniamo all’esempio della barretta di cioccolato di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Se con l’ambient marketing avevate posizionato una barretta gigante al centro di una piazza, con il marketing esperienziale potreste installare un chiosco per offrire ai passanti interessati la possibilità di assaggiare il vostro nuovo prodotto, o organizzare un viaggio alla scoperta della creazione di quella barretta.
Ambient marketing vs. street marketing
Lo street marketing, come suggerisce il nome, è una strategia di marketing che viene eseguita nelle strade delle città.
In questo caso le strade diventano parte centrale del messaggio promozionale, che non potrebbe avvenire in altri luoghi.
Quindi, la differenza sostanziale tra street marketing e ambient marketing è che il primo resta relegato alle strade, mentre il secondo può utilizzare qualunque ambiente e scenario si riveli adatto al messaggio da veicolare.
Con l’esempio della barretta di cioccolato, lo street marketing potrebbe trasformare una panchina in una barretta, o trasformare delle strisce pedonali in una serie di barrette, purché la promozione resti entro i limiti delle strade. Al contrario, l’ambient marketing può avvalersi di qualunque ambiente, dalle strade agli edifici, dai negozi ai parchi cittadini.
In questo caso la differenza è più sottile in quanto dettata principalmente dall’ambiente in cui avviene la campagna di marketing.
Ambient marketing: 5 esempi
Qui troverete 5 esempi di ambient marketing che vi saranno utili per trovare la giusta ispirazione per la vostra prossima strategia di marketing.
1. Ambient marketing di Ikea
Oltre al tradizionale ed efficiente ecommerce, l’intera organizzazione dei negozi Ikea è basata sull’ambient marketing. Basta infatti girare tra i corridoi per vedere interi ambienti realizzati esclusivamente con mobili e prodotti Ikea.
In questo modo i clienti non devono limitarsi a immaginare come starebbero quei mobili nelle loro case e non devono chiedersi se quella poltrona sia effettivamente comoda: possono provarlo loro stessi.
Ikea non è certo alle prime armi quando si parla di marketing, e sfrutta l’ambient marketing anche in modi decisamente più d’impatto.
Il brand svedese ha arredato fermate degli autobus per trasmettere l’idea di comodità data dai suoi mobili, e metro e stazioni di tutto il mondo sono diventate il palcoscenico ideale per i prodotti del catalogo Ikea.
Addirittura, nel pieno centro di Parigi il brand ha realizzato delle riproduzioni dei classici bagni francesi, notoriamente di piccole dimensioni, con tanto di attori che impersonavano le loro routine personali.
Il messaggio lasciava poco spazio all’interpretazione: con Ikea è possibile arredare qualunque spazio, anche quelli più ristretti.
2. Ambient marketing: il caso Titanbet
Titanbet, un vecchio portale italiano di poker online, ha sfruttato l’ambient marketing trasformando i dissuasori del traffico di Milano in pile di chips, ovvero i gettoni utilizzati nei giochi di carte al posto dei soldi veri.
I dissuasori del traffico non sono stati scelti a caso: hanno infatti aiutato a veicolare il messaggio del brand “Il gioco non si ferma mai”.
3. Ambient marketing di Coca-Cola
Anche Coca-Cola ha dimostrato di non disprezzare affatto l’ambient marketing.
In occasione del lancio del film Skyfall, un nuovo capitolo della saga 007, Coca-Cola ha lanciato una nuova campagna che invitava i consumatori a “Liberare lo 007 che è in loro”.
In diverse stazioni ferroviarie e della metro sono state installate delle speciali macchinette, con tanto di violinista in carne e ossa che interpretava la colonna sonora del film.
Il consumatore interessato doveva avvicinarsi alla macchinetta, digitare i propri dati, e seguire le indicazioni sullo schermo. Queste lo invitavano a dirigersi a un certo binario, in soli 70 secondi, superando diversi ostacoli. A quel punto dovevano superare la sfida finale, e se riuscivano a farlo in tempo si aggiudicavano un biglietto gratis per il film in uscita a breve nelle sale della città.
4. Ambient marketing: McDonald’s
McDonald’s è per alcuni il re indiscusso dell’ambient marketing, probabilmente a causa dell’ampio uso che il brand fa di questa strategia.
Tazze di caffè fumanti alte quanto una persona nei parcheggi pubblici, enormi buste take-away casualmente poggiate sulle panchine delle città.
In Svizzera, McDonald’s ha anche trasformato le strisce pedonali della città in pattine allineate tra loro, che fuoriescono in modo ordinato dalla famosa confezione di cartone.
5. Ambient marketing: Fastweb
Nel 2014, Fastweb ha sfruttato l’ambient marketing in tutta la sua efficacia.
Ha infatti “trasferito” il Cristo Redentore di Rio de Janeiro…in Piazza Dante a Napoli.
In pratica, come se si fosse trasferito con un semplice download. Tutto possibile, chiaramente, grazie alla velocità di download offerta dalla linea.
Conclusione
Quando si parla di ambient marketing non ci sono davvero limiti alla vostra creatività.
Nonostante sia una strategia che rende più difficile misurare la visibilità e la copertura ottenuta con gli indicatori tradizionali, se eseguita in modo efficace riuscirà senza dubbio ad aumentare la vostra brand awareness e aiuterà di conseguenza la crescita del vostro business.
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